Gela. Potrebbe aprirsi uno spiraglio nella vicenda dei due lavoratori, i cui contratti non sono stati rinnovati dall’azienda “Euroambiente”, che opera nell’indotto Eni. Dopo le proteste degli scorsi giorni, sembra che i responsabili della società stiano vagliando la possibilità di rivedere i provvedimenti assunti nei confronti dei due operai, che già lavoravano alle dipendenze della precedente azienda. Il segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici Francesco Cacici, a più riprese ha chiesto che la società riveda la decisione, che di fatto lascia senza occupazione due operai, mentre negli stessi giorni c’è stata l’assunzione di almeno tre lavoratori della provincia di Ragusa.
Per ora, i due lavoratori attendono che qualcosa possa sbloccarsi, ma non escludono eventualmente di ritornare a protestare. Hanno ricevuto la solidarietà dei colleghi.