Pronto soccorso con pochi medici e malattie infettive fermo, ospedale a mezzo servizio

 
1

Gela. L’attenzione, sempre molto concentrata sull’emergenza Covid che in città sta riemergendo con numeri preoccupanti, rischia però di rendere ancora più sfocata la vera e propria tenuta dei servizi all’ospedale “Vittorio Emanuele”. Anche in questi mesi, la Regione pare maggiormente interessata ad altri poli ospedalieri dell’isola. Mentre, solo pochi giorni fa, è stata annunciata l’ennesima procedura in Regione per un nuovo ospedale in città, in quello attuale le cose non vanno per nulla bene e il management sembra non preoccuparsene troppo, ad iniziare dalla direzione sanitaria del nosocomio. Sono solo cinque i medici disponibili al pronto soccorso, che è uno dei nodi cruciali dell’intera struttura di Caposoprano. Una carenza che preoccupa, non solo gli operatori ma anche i pazienti, costretti anche ad attendere per ore, nonostante l’impegno profuso dai pochi medici e dal personale ridotto ai minimi.

Non va meglio tra i corridoi del reparto di malattie infettive. E’ ancora fermo. Quelli avviati diverse settimane fa, dovevano essere lavori di routine, ma invece sembra che di riaprire a pieno regime non se ne parli proprio, riducendo ancora di più i servizi per i pazienti, in un ospedale che fa fatica a raggiungere standard di normalità.

1 commento

  1. Questa è l’attenzione che riserva il presidente Musumeci e del suo assessore alla sanità regionale a GELA, per non parlare dei vertici dell’ Asp di cl , i Gelesi trattati come l’ultima periferia del mondo

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here