Gela. Le affermazioni di Luigi Mistretta, project manager della Electric Energy Group,
società decisa a rilevare il progetto Ciliegino arenato dal 2013, hanno creato una reazione a catena. A microfoni spenti, Mistretta, è stato intrattenuto con lunghe telefonate e messaggi da Orazio Rinelli, rappresentante della proposta progettuale di “Frenell Sicily”, e dal vice sindaco Simone Siciliano. Quest’ultimo è finito nel mirino del Pd che con il suo capogruppo Vincenzo Cirignotta lo ha subito invitato in Consiglio comunale a “dissipare tutti i dubbi circa una sua ipotetica incompatibilità a continuare a ricoprire la carica di assessore allo Sviluppo economico”.
“La pubblica amministrazione – replica deciso Siciliano – agisce esclusivamente con la finalità dell’interesse economico dell’Ente, per cui tutte le scelte, fin dalle trattative necessarie per salvare il progetto Ciliegino, perseguono tale unico scopo. Non ho quindi problemi – aggiunge – a riferire ai consiglieri comunali qualora ci fossero fatti concreti su cui disquisire. Rimaniamo aperti a tutti coloro che seriamente vogliono investire per salvare il progetto”.
Secondo Mistretta, però, era stato l’avvocato Orazio Rinelli, rappresentante della società decisa a rilevare il progetto della cooperativa Agro Verde e in trattativa per realizzare un parco termodinamico da adattare all’agricoltura, a riferire circa interessamenti di Siciliano a coinvolgere altri investitori.
“Sono chiacchiere da cortile” taglia corto Rinelli, senza scendere nei particolari di quella che appare una “spy-story”, ma solo per i 40 titolari delle aree espropriate “per pubblica utilità” e mai pagate.
Il legale rappresentante della proposta progettuale di “Frenell Sicily” giudica, invece, positivo il vertice a porte chiuse del 30 giugno che si è tenuto al Comune, pur non avendo lo stesso definito l’iter di pagamento dei 3,5 milioni di debiti accumulati da una politica distratta. “L’Agro Verde ha preso atto dello studio – aggiunge Rinelli – e si è riservata legittimamente di formulare una richiesta economica sulla scorta di uno studio economico e tecnico. Pertanto l’incontro era stato un momento positivo di confronto tra tutte le parti che avevano assunto l’impegno di non divulgare alcunché all’esterno. Il vertice faceva seguito alla sottoscrizione di documentazione preliminare (N.D.A o Accordo di riservatezza e non circonvenzione) tra le parti – conclude Rinelli – a giusta tutela dell’interesse pubblico”. Mistretta, nonostante i numerosi solleciti ricevuti, però, non ha ritrattato le sue dichiarazioni ma si è limitato a trincerarsi in un assordante “silenzio stampa”.