Progetti, strada in salita: Faraci, “pochi rup e ritardi Regione, ora bisogna fare”

 
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Il consigliere civico Rosario Faraci

Gela. Con l’ente comunale in dissesto, la voce dei progetti coperti attraverso i programmi di finanziamento è imprescindibile. Perdere colpi su questo fronte significherebbe aprire falle irrecuperabili. La situazione generale a Palazzo di Città non è per nulla favorevole. La carenza di personale, compreso quello dirigenziale, non favorisce iter molto complessi. “Qualità abitare”, con fondi Pnrr, ha consentito di affidare tutti gli appalti che vanno concretizzati con cantieri in avvio entro fine anno. “E’ normale che sia stata data priorità a questi progetti – dice il consigliere comunale Rosario Faraci che è componente della commissione sviluppo economico – rispetto ai fondi Pnrr ci sono precisi oneri, civili e penali, in capo ai dirigenti e quindi mi sembra scontato che ci sia stata l’accelerazione. Per il resto, ci sono condizioni molto difficili. Sono pochi i programmi di finanziamento ancora in essere. Purtroppo “Agenda Urbana” non ha sortito risultati nonostante la Regione abbia messo in salvaguardia gli interventi. Non si capisce però a cosa serva. Non è da escludere che progetti rimasti sospesi possano trovare spazio con la nuova programmazione e con l’Unione dei Comuni. La speranza è che lavori come quelli per il secondo tratto del lungomare possano partire da subito”. Mancano dirigenti, non c’è personale a sufficienza e i rup sono ai minimi, in un quadro comunale deficitario. “Il vero problema è il potere di spesa – aggiunge il consigliere che durante la precedente consiliatura si occupò del tema come presidente della commissione sviluppo economico – è inutile presentare progetti se poi manca il personale per seguirli. I rup devono necessariamente essere interni alla pubblica amministrazione. Eventuali assunzioni di professionisti esterni comunque non risolveranno il problema dei rup. L’Unione dei Comuni, per la nuova programmazione 2021-2027, è un altro tassello. La nostra strategia è stata inviata alla Regione ma come capita quanto gli uffici regionali intervengono, i ritardi sono sempre maggiori. Personalmente, mi concentrerei su pochi grandi progetti piuttosto che su tanti piccoli interventi che rischiano di non vedere mai la luce. Un rup potrebbe coordinare un progetto grande piuttosto che perdersi nei meandri di mille procedure”.

A Palazzo di Città c’è poco personale ed è stato quasi superato il livello di tolleranza. Senza bilancio stabilmente riequilibrato non sarà possibile accedere alla procedura per assumere un nuovo dirigente. “Noi siamo pronti a mettere a disposizione l’esperienza che abbiamo maturato nel corso della precedente consiliatura – conclude Faraci – il sindaco Di Stefano conosce bene questi temi. La presidenza della commissione? Io mi sono messo da parte per consentire ad altri di avere quel ruolo. Però, come ho già detto, è arrivato il momento di fare e non quello dell’essere e basta”.

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