“Progetti e priorità, mutamenti politici? Non mi pare”, Di Paola: “Possibile modello Gela per provinciali”

 
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Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola

Gela. Progetti e priorità amministrative, come abbiamo già riferito la scorsa settimana, saranno sul tavolo del sindaco Di Stefano, che dopo aver approfondito insieme agli assessori domani incontrerà i capigruppo e i segretari di maggioranza. Guarda con molto interesse alle evoluzioni programmatiche, il parlamentare Ars del Movimento cinquestelle Nuccio Di Paola. Nessuno nasconde che la candidatura a sindaco di Di Stefano è stata frutto del suo intendimento politico. Il coordinatore regionale M5s ha voluto scommettere su un “modello Gela”, con i civici che sono bilancia non indifferente rispetto ai partiti di area progressista. “Rilevanti modifiche politiche nel governo della città? Non penso che in questa fase ce ne saranno – dice Di Paola – l’interesse del sindaco è informare sui progetti e sulle emergenze che l’amministrazione sta affrontando. Piuttosto, penso che qualche ragionamento in più con gli alleati, a livello politico, andrà fatto per le elezioni provinciali di secondo livello. Le liste vanno presentate entro il 15 novembre e il voto è previsto per il 15 dicembre, sempre che Schifani e Cuffaro non cambino idea. Il “modello Gela” anche per le provinciali di secondo livello? Non è da escludere. Va fatto un ragionamento, prima regionale e poi provinciale. Dobbiamo capire le disponibilità di consiglieri e sindaci. Ci sarà un voto ponderato, nel senso che i voti di sindaci e consiglieri dei Comuni più grandi pesano di più rispetto a quelli dei rappresentanti dei Comuni più piccoli. Di Stefano candidato alla presidenza della Provincia? Vedremo, può essere una soluzione”. Il parlamentare Ars conferma massima fiducia verso il sindaco. “Assolutamente, noto che lavora con molto impegno e purtroppo con una macchina comunale ridotta al lumicino – prosegue – la nomina all’Oiv? Non mi sembra possa essere un aspetto decisivo. Il sindaco, giustamente, può avere una propria autonomia. Credo che la priorità vada ai progetti, ai temi e alle tante emergenze”.

L’unità progressista, trasfusa nel “modello Gela”, Di Paola la concentra su ciò che oggi è lo schema della maggioranza del sindaco Di Stefano. Non vede troppi spazi per altri innesti. “So che ci sono forze che non hanno appoggiato Di Stefano e che vorrebbero collocarsi nell’area del centrosinistra – conclude – Italia Viva? Per quel poco che ne è rimasto in Sicilia, sta nel centrodestra. A Palermo è nella giunta Lagalla. In città, ha appoggiato il candidato di Schifani e Cuffaro. Con l’agorà politica abbiamo aperto le braccia a chi aveva intenzione di sostenere il progetto. Italia Viva ha scelto altro. Prima di rivedersi in una coalizione ci vuole un percorso altrimenti i cittadini non capirebbero. Non dimentichiamo che Renzi fece cadere il governo Conte bis, molto simile allo schema del modello Gela”. Di Paola non mette frenesie al sindaco e agli alleati ma sembra intenzionato ad evitare mutamenti drastici dello schema politico del governo cittadino, per poi iniziare a mettere le basi di una prospettiva pure regionale.

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