Gela. Per il piano economico finanziario e per il provvedimento Tari bisognerà attendere la seduta di domani sera dell’assise civica. I numeri dei pro-Greco, con undici presenti al momento della verifica del presidente Salvatore Sammito, non hanno consentito di proseguire, in prima convocazione. La maggioranza era riuscita a far passare il programma delle collaborazioni, che prevede soprattutto l’individuazione di un professionista esterno da assegnare al settore ambiente. Anche in questo caso, undici favorevoli ma sette astenuti (tutti di opposizione). Proprio la presenza in aula dell’opposizione ha fatto da discrimine. Sul piano economico finanziario, che definisce il costo del servizio rifiuti, l’approccio si è subito dimostrato assai dubbioso rispetto ai numeri portati in aula. Il consigliere comunale di “Liberamente” Vincenzo Casciana ha chiesto spiegazioni precise al vicesindaco Terenziano Di Stefano, “di modo che tutti possano comprendere”, ha detto. Sul pef e sul provvedimento Tari, la maggioranza è reduce da almeno una settimana di verifiche, condotte con i dirigenti (in aula c’era quello del settore ambiente Fabio Filippino che a sua volta ha dato indicazioni sui quesiti posti). L’opposizione, però, ha voluto mettere alla prova i pro-Greco, che non hanno avuto i numeri per andare avanti. L’esponente di “Una Buona Idea” Rosario Faraci aveva iniziato una lunga disamina, analizzando i dati della relazione Tekra e l’esito dei controlli della Srr4. Ha fatto emergere una serie di incongruenze, anzitutto su servizi ripotati nella relazione ma di fatto non effettuati dall’azienda campana, dal diserbo e fino agli ingombranti. “La relazione prevede costi anche per tre ciclomotori e per una vasca gpl – ha detto Faraci – ma a cosa servono?”.
Il consigliere ha dimostrato forti perplessità sulle verifiche condotte da Srr, che con la nuova normativa ha un ruolo decisivo nella definizione del piano economico finanziario. Il capogruppo di “Liberamente” Casciana aveva intanto chiesto la verifica del numero legale, lasciando a sua volta l’aula. Dopo una prima interpretazione non riscontrata da statuto e regolamento, il presidente Sammito è andato alla verifica del numero legale. Con l’intera opposizione fuori dall’aula, gli undici di maggioranza non sono bastati e se ne riparlerà domani, in seconda convocazione. Faraci è stato molto polemico, parlando di “un atteggiamento vergognoso dell’opposizione”. Quello dell’autosufficienza dei pro-Greco continua ad essere un’incognita che andrà valutata, anche al rientro del sindaco Lucio Greco.