Gela. Il voto che ha messo fuorigioco i pro-Greco, esclusi dalla triade destinata all’Unione dei Comuni, i “veleni” li sta alimentando non solo nel gruppo progressista, con i civici che si sono sentiti letteralmente traditi, ma anche tra le fila dell’area politica del sindaco. Nessuno è uscito veramente allo scoperto. Le ipotesi però maturano al pari della corsa ad individuare i franchi tiratori che hanno consentito al centrodestra di sbancare, piazzando un proprio consigliere nella casella che invece sarebbe dovuta toccare proprio ai pro-Greco. Più di qualche dubbio si è insinuato tra i fedelissimi dell’avvocato Greco e c’è chi non si fida del presidente del civico consesso Salvatore Sammito. Sarebbe lui uno dei fautori del blitz politico del centrodestra, favorito dal voto segreto? “So bene che queste voci stanno circolando – dice – perché sono pervenute anche a me. A questo punto, ritengo sia necessario un chiarimento politico, in presenza del sindaco Lucio Greco e dei consiglieri che lo sostengono. Voglio capire le ragioni di queste voci e se c’è qualcuno che le sta alimentando”. Sammito, che il patto con Greco, tra alti e bassi, l’ha sempre rispettato, potrebbe valutare di lasciare la carica e la coalizione? Per ora, è tutto piuttosto prematuro ma sicuramente l’essere additato dai suoi stessi alleati non se lo sarebbe aspettato. “Voglio decidere a mente lucida e lo farò dopo il rientro da una breve trasferta per ragioni familiari – aggiunge – se c’è l’intenzione di proseguire, voglio avere contezza di come lo si farà. Un chiarimento è essenziale”. Sammito, più volte, è stato un equilibratore nel tentativo di evitare lo scontro ad oltranza tra i pro-Greco e il centrodestra intransigente.
Il presidente del civico consesso, comunque, si congratula con i tre consiglieri eletti che siederanno nella struttura politica dell’Unione dei Comuni. Si tratta della progressista Paola Giudice, del civico Rosario Faraci e del forzista Carlo Romano. “A tutti vanno i miei più sinceri auguri – conclude – spero possano lavorare al meglio per assicurare alla città progetti e finanziamenti. Allo stesso tempo, voglio sperare che il consigliere Romano, al quale va la mia più profonda stima, possa essere costantemente presente, dato che i suoi impegni professionali spesso lo portano a non partecipare alle sedute del civico consesso. Avere tre consiglieri della città nella struttura dell’Unione dei Comuni è fin troppo importante per il futuro della città”.