Niscemi. Il caso del paziente niscemese di 65 anni risultato positivo al tampone Covid-19 non è passato inosservato al forzista Michele Mancuso che ha subito chiesto “il potenziamento anche degli ospedali disagiati del nisseno” mentre il primo cittadino ha deciso di adottare il pugno duro a tutela della salute.
Il deputato all’Ars di Forza Italia, dopo avere avviato anche a Gela una campagna in favore dell’ospedale “Vittorio Emanuele” con l’assessore alla Sanità Nadia Gnoffo, chiede “nuovo personale e tende da campo” per Niscemi e i Comuni più piccoli della provincia.
Intanto il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, è intervenuto sul primo caso di Coronavirus a Niscemi.
“Il nostro concittadino non è grave ed è ricoverato a Caltagirone – assicura Conti – Tutta la rete della parentela è monitorata in quarantena. Le misure, già attivate, devono ulteriormente essere rispettate. Ho già contattato gli enti preposti e il prefetto. Non bisogna uscire da casa se non per fare la spesa, una volta la settimana. La Misericordia garantirà i pasti ad anziani”.
Fa leva sulla norma nazionale che autorizza le aziende sanitarie a procedere all’assunzione straordinaria di personale sanitario l’onorevole Mancuso. “Così come è stato fatto in questi giorni per i due ospedali maggiori di Caltanissetta e Gela con l’assunzione di circa 90 nuovi infermieri e Oss – ricorda Michele Mancuso -, si proceda con urgenza a mettere in sicurezza il pronto soccorso dei piccoli ospedali di zone disagiate come Mussomeli, Niscemi e Mazzarino, attraverso l’assunzione straordinaria di infermieri e Oss per il procrastinarsi di casi sospetti. Quando si tratta della salute dei cittadini – conclude il deputato Mancuso – non ci sono strutture più o meno strategiche. Chiederò inoltre alla protezione civile, di concerto con la direzione Asp, di valutare la possibilità di mettere anche delle tende da campo”.
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