Gela. Dovrebbe essere un legale a fare chiarezza intorno alla presunta difformità tra le note firmate dai tecnici della Regione e relative alla valutazione di opposizioni ed osservazioni al piano regolatore generale.
Passa l’atto. Alla fine, in aula consiliare, passa una soluzione che media tra le diverse posizioni dei consiglieri. Se i componenti della commissione urbanistica premevano per impegnare, subito, l’amministrazione comunale ad impugnare gli atti davanti al Tar Palermo; più cauta, invece, è stata la posizione espressa soprattutto da alcuni consiglieri del Partito Democratico. Il capogruppo Vincenzo Cirignotta e i colleghi Carmelo Orlando e Romina Morselli hanno appunto chiesto che gli atti vengano prima valutati da un legale esperto in materia. Una posizione accolta anche da Giovanni Panebianco di Gela Città. Così, è stato il presidente della commissione urbanistica Cristian Malluzzo a dire sì alla modifica, accogliendo il preliminare parere legale.
L’ombra della “banda Bassotti”. Molto duro, nel suo intervento, è stato Guido Siragusa del Polo Civico, a sua volta componente della commissione urbanistica. “Sembra quasi – ha detto – che la banda Bassotti non abbia mai smesso di operare, soprattutto quando si parla di Prg. E’ una procedura che, quando sembra indirizzata per il verso giusto, si blocca. Una prima, recentissima, nota della Regione indicava la competenza del consiglio comunale a valutare osservazioni ed opposizioni. Poi, tutto è cambiato e gli atti adesso dovrebbero rimanere a Palermo. Siamo rammaricati, però, perché sia l’assessore sia il dirigente del settore hanno messo in dubbio, con note ufficiali, l’efficacia dell’azione di questo consiglio comunale, adombrando il rischio che se gli atti arrivassero in aula si perderebbe troppo tempo nell’intera procedura”. Un richiamo, quello alla “banda Bassotti”, che ha trovato la reazione del democratico Carmelo Orlando, “mi pare inopportuno, soprattutto in quest’aula – ha replicato – fare riferimenti del genere”. L’indipendente Carmelo Casano ha comunicato la volontà di appoggiare l’atto della commissione urbanistica proprio per evitare il rischio che la procedura, per l’ennesima volta, possa stopparsi.
Salinitro contro le critiche. L’assessore Francesco Salinitro, però, ha cercato di gettare acqua sul fuoco delle polemiche. “Ho sempre sostenuto che questo piano regolatore è superato – ha detto – ma, allo stesso tempo, ritengo che il consiglio comunale abbia il diritto di pronunciarsi su un atto così importante per le sorti della città. Non ho mai sostenuto posizioni diverse. Le cose che ho detto davanti alla commissione urbanistica le ho ribadite ai tecnici della Regione. In ogni caso, ritengo che il parere legale serva a poco. Bisogna, invece, far rilevare l’eventuale difformità delle note direttamente ai tecnici della Regione”. Alla fine, è arrivato il sì all’atto d’indirizzo e spetterà, eventualmente, all’amministrazione comunale farlo proprio e agire di conseguenza.