Crotone. Non solo il rapporto sessuale consumato con un minorenne, all’epoca dei fatti appena sedicenne, ma anche pesanti minacce e presunti emissari mandati a caccia della famiglia del giovane, dopo aver saputo di un video. Nei primi giorni di marzo, il gup del tribunale di Catanzaro ha disposto il rinvio a giudizio di un sacerdote cinquantaseienne di Cirò Marina, nel crotonese. Avrebbe abusato del ragazzo, che soffre di un lieve ritardo mentale, e dopo aver scoperto che il rapporto orale era stato registrato in un video, si sarebbe spinto fino a pesanti minacce. La famiglia del sedicenne, da quel momento in poi anche per evitare di essere presa di mira, iniziò a spostarsi in altre regioni, arrivando pure a Gela. Uno dei presunti uomini di fiducia del sacerdote, dopo aver seguito il sedicenne, gli avrebbe puntato una pistola in bocca.
Il compagno della madre sarebbe stato picchiato, sempre come forma di ritorsione. Secondo gli investigatori, per adescare inizialmente la vittima, il sacerdote gli avrebbe offerto denaro, vestiti e uno smartphone. Fatti che dovranno essere provati a processo.
Sicuramente verrà archiviato il caso con la formula ( perchè il fatto non sussiste ) . Impossibile condannare la chiesa . E’ più forte dello Stato stesso !!!!