Presunti assenteisti negli uffici locali della Regione, il caso in giudizio: tre assunti con la legge sulle vittime di mafia

 
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Gela. Il dibattimento potrebbe essere aperto a dicembre, davanti al giudice Marica Marino.

E’ arrivato a giudizio il caso di quattro dipendenti della Regione, tutti in servizio in uffici decentrati della città.

I presunti casi di assenteismo. Sono accusati di truffa perché, in diverse occasioni, non si sarebbero presentati sul posto di lavoro, secondo i magistrati della procura in maniera del tutto ingiustificata. Le verifiche investigative vennero effettuate dai militari della guardia di finanza. Le accuse vengono mosse a Giuseppe P., Salvatore P., Giuseppe P., e Francesco A. Tre sono componenti dello stesso nucleo familiare, assunti nell’organigramma regionale in base alla legge a sostegno dei familiari di vittime di mafia. Nel novembre di un anno fa, i quattro imputati vennero rinviati a giudizio, nonostante i difensori, gli avvocati Flavio Sinatra e Antonio Gagliano, cercarono di ridimensionare i presunti episodi di assenteismo, producendo documentazione a supporto dei loro assisti. Anche in giudizio, la Regione è parte civile, con l’avvocato Giuseppe Laspina.

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