Gela. Per i magistrati della procura, vanno rinviati a giudizio. Tra i coinvolti nell’inchiesta sull’affidamento dell’appalto rifiuti all’azienda campana Tekra e sulla successiva esecuzione del contratto, ci sono gli ex sindaci Angelo Fasulo e Domenico Messinese e l’attuale commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco. Dovranno rispondere alle accuse, davanti al gup, il prossimo gennaio. E’ stata fissata l’udienza preliminare. Almeno cinquemila pagine di atti d’indagine e centinaia di intercettazioni telefoniche avrebbero consentito agli inquirenti di fare luce su quello che viene ritenuto un sistema illecito, volto ad aggirare il capitolato d’appalto e a favorire il continuo ricorso alle proroghe. Nell’inchiesta, sono coinvolti anche i manager Tekra, Alessio Balestrieri, Antonio Balestrieri e Maria Cerasuolo, oltre al referente del gruppo Andrea Dal Canton. Accuse mosse inoltre al dirigente comunale Patrizia Zanone, all’ex direttore per l’esecuzione del contratto Valter Cosentino e alla funzionaria dell’Ato rifiuti Concetta Meli. L’inchiesta vera e propria, che ha consentito di ricostruire anche fasi temporali precedenti, sarebbe partita dopo l’incendio della vettura del commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco. L’auto venne data alle fiamme tre anni fa a Caposoprano, all’interno dell’area di parcheggio dello stabile dove risiede. Secondo gli investigatori, ci sarebbero state irregolarità nella definizione del capitolato e della gara, che assegnò l’appalto a Tekra, che continua a gestire il servizio in proroga.
Anomalie che sarebbero emerse nella successiva esecuzione del contratto, con servizi previsti ma non effettuati, nonostante gli importi versati dal Comune all’azienda. Tra i reati contestati, ci sono turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture e omissione di atti d’ufficio.
Tutte persone che hanno rovinato ancora di piu’ il Paese. Se colpevoli dovrebbero pagare ma tanto si sa che finirà tutto in una bolla di sapone.
Tutti assolti per non aver commesso il fatto.
Scommetto 1€