Gela. Ci sarebbero state presunte irregolarità sulle accise per un carico di alcolici, giunto in Italia dalla Romania e destinato ad una donna, titolare di un’attività commerciale in città. In base agli accertamenti, non vennero pagate le accise dovute all’Agenzia delle entrate. La donna romena, titolare di un market, è finita a processo. Il giudice Ersilia Guzzetta ha confermato la propria competenza territoriale, contestata invece dai legali della donna, gli avvocati Giuseppe Fiorenza e Flavio Fiorenza. Per i difensori, infatti, l’eventuale reato si sarebbe concretizzato direttamente a Brindisi, porto di arrivo delle merci, o eventualmente nell’agrigentino, richiamando l’area di riferimento dell’ufficio delle dogane di Porto Empedocle. I legali, inoltre, hanno sostenuto che per questi fatti c’era già stata una pronuncia, tanto che l’autotrasportatore che si occupava del carico patteggiò.
Un possibile ne bis in idem che il giudice ha scelto di verificare. Si pronuncerà alla prossima udienza fissata a marzo. Secondo i difensori, tutte le operazioni sarebbero state regolari, con il pagamento coperto integralmente dall’esercente, ora chiamata a processo.