Presunte irregolarità nella costruzione del palazzo di giustizia, ci sono otto indagati

 
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Gela. Presunte difformità nella progettazione e realizzazione di diverse aree del nuovo palazzo di giustizia. Le presunte irregolarità. Scattano, così, otto avvisi di garanzia. Si tratta di tecnici comunali e responsabili di una delle aziende che effettuò i lavori. Tra gli indagati, ci sono anche i componenti della commissione di collaudo e l’ex dirigente del settore comunale competente. Al centro delle verifiche, il massetto delle pendenze al piano della copertura di tutti gli edifici del complesso di palazzo di giustizia. Le anomalie di costruzione avrebbero causato continue infiltrazioni d’acqua piovana nelle stanze della struttura. I magistrati della procura stanno verificando anche la regolarità dei collaudi. Si sospetta, infatti, che i tecnici preposti abbiano dato il loro via libera nonostante sapessero delle anomalie di realizzazione. Gli avvisi di garanzia sono scattati per l’ex dirigente del Comune Giovanni Costa e per i tecnici Benedetto Benigno, Manlio Averna, Salvatore Cassarino, Giuseppe Cappello, Gaetano Carmantini, Saverio Interrante e Giuseppe Podagra. Sarebbero già stati tutti convocati dai magistrati della procura che stanno valutando gli elementi di difesa presentati dagli indagati e dai loro legali di fiducia.

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