Gela. Lascia gli arresti domiciliari l’imprenditore sessantaquattrenne Emanuele Capizzello. E’ coinvolto in un’inchiesta coordinata dalla procura europea. L’attività di verifica ha portato a concentrare le attenzioni degli inquirenti sui lavori svolti nell’istituto scolastico “Volta” di Palermo. Sarebbero state riscontrate presunte irregolarità e omissioni. L’ipotesi è quella della truffa. Secondo le contestazioni, si sarebbe lavorato al risparmio, in difformità rispetto ai contratti e di conseguenza violando le norme sui finanziamenti pubblici. Il gip del tribunale di Palermo, dopo l’interrogatorio di garanzia dell’imprenditore, ha accolto l’istanza per la revoca della misura. Capizzello è difeso dall’avvocato Giacomo Ventura e ha voluto precisare diversi aspetti della vicenda. Nell’indagine sono coinvolti anche gli imprenditori palermitani Antonio Falcone e Gioacchino Gabriele Falcone. Nel corso degli accertamenti, condotti pure attraverso intercettazioni, sarebbe stato appurato l’uso di materiali difformi rispetto a quelli previsti nei capitolati.
Ci sarebbero stati interventi fatturati ma non realizzati, anche su questo si è focalizzata l’attenzione degli inquirenti. Le indagini sono attualmente in corso.