Gela. Il suo nome, sia per l’esperienza accumulata in consiglio comunale sia per i risultati elettorali (quello personale e di partito), è stato nella lista dei potenziali aspiranti alla presidenza dell’assise civica. Alla fine, il dem Gaetano Orlando, nella coalizione distefaniana, ha appoggiato la soluzione dell’avvocato Paola Giudice, eletta presidente. L’esponente del Pd esclude gare interne. “E’ stata la scelta giusta – dice – siamo con il presidente Paola Giudice. Io ho deciso di fare un passo indietro perché non me la sono sentita di lasciare i miei pazienti. L’impegno del pronto soccorso non mi consente di dedicarmi interamente al ruolo di presidente del consiglio comunale, che richiede molto tempo. Ho deciso di farmi da parte, valutando proprio questo aspetto. Per il resto, la coalizione del sindaco ha fatto bene ad assicurare l’accordo istituzionale con l’opposizione, votando per il loro candidato alla vicepresidenza, Antonino Biundo”. Orlando non sembra intenzionato a sollevare remore politiche, in questa fase iniziale, nonostante qualche settimana fa abbia spiegato che per il Pd, nella giunta, si sarebbe aspettato di più.
“La rappresentanza? Rimaniamo il partito di maggioranza relativa – precisa – la giunta c’è ed è stata costituita. Noi siamo al cento per cento con questi assessori. Non penso che adesso ci saranno cambiamenti”. Il voto compatto a favore del neo presidente dell’assise Giudice ha consentito ai distefaniani di superare indenni la prima vera prova politica, all’interno del municipio. I dem sono nella coalizione di Di Stefano e certamente vogliono avere un ruolo non da comprimari, in aula e non solo.