Gela. Dopo tre anni di lavoro rischiano di finire nella lunga lista dei disoccupati.
I precari del Vittorio Emanuele. L’incubo occupazionale rischia di investire circa trenta sanitari, tra medici e infermieri, che operano tra le corsie del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. Il primo luglio potrebbe rappresentare per ognuno di loro l’ultimo giorno di lavoro. A lanciare l’allarme è Osvaldo Barba, coordinatore regionale Nursind, secondo il quale “l’Asp nissena non sarebbe intenzionata a rinnovare le collaborazioni con il personale sanitario assunti con contratto a tempo determinato”. “Quest’azienda sanitaria – prosegue il Nursind – potrebbe decidere di non recepire il decreto del Presidente del consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Salute, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze e con il ministro per la semplificazione della pubblica amministrazione (approvato il 2 aprile e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale), riguardante la stabilizzazione dei lavoratori precari del comparto sanità. La proposta di legge consente, tra l’altro, la proroga dei contratti a tempo determinato in essere fino al completamento delle procedure concorsuali da avviare entro il 31 dicembre 2018”. Il segretario regionale Nursind sarebbe stato contattato dagli interessati che operano presso l’ospedale di via Palazzi.
Non verranno rinnovati i contratti? “Ho avuto notizie da alcuni dipendenti – continua Osvaldo Barba – che sarebbe volontà di questa Asp, non rinnovare più i contratti ai dipendenti che hanno al proprio attivo 36 mesi di servizio al prossimo 30 giugno. Se davvero questa fosse l’intenzione dell’Asp nissena – conclude – si attuerebbe una mortificazione ed un mancato riconoscimento del profilo giuridico dei rapporti occupazionali di lavoratrici e lavoratori che in questi anni, sacrificati da inquadramenti contrattuali penalizzanti, attraverso la loro opera hanno consentito l’erogazione e la qualità delle prestazioni sanitarie nella nostra Asp”. Oggi pomeriggio è previsto un incontro con i lavoratori interessati e “nei prossimi giorni – conclude il segretario del Nursind – ci confronteremo con il management aziendale retto da Carmelo Iacono”.