Gela. Le accuse sono pesanti, presunte promesse di assunzioni, anche alla Tekra, in cambio di voti. I pm della procura hanno chiuso le indagini nei confronti di sedici persone. L’inchiesta ha come base di riferimento la campagna elettorale di quattro anni fa, quando poi al ballottaggio la poltrona di sindaco se la contesero l’allora uscente Angelo Fasulo e l’ex grillino Domenico Messinese, che alla fine entrò in municipio da vincitore. Proprio Fasulo e alcuni suoi alleati del tempo sono tra gli indagati. Non solo l’ex primo cittadino, ma anche Giuseppe Ventura (che al termine di quella tornata venne eletto in consiglio comunale tra le fila del Pd), l’ex consigliere Santo Giocolano (che non riuscì a riconfermarsi all’assise civica), l’ex deputato regionale Miguel Donegani e un altro candidato all’assise civica, Gianluca Demetrico (che a sua volta rimase fuori dal consiglio). Insieme a loro, cui sono quelli che avrebbero ricevuto le richieste di procacciare voti, in cambio di lavoro o di regalie, dai buoni benzina ai buoni spesa passando per l’autorizzazione ad installare un gazebo a ridosso di un bar a Caposoprano, in quel periodo gestito da un altro indagato.
Il pm Mario Calabrese ha coordinato le attività investigative. Si contesta la presunta violazione del testo unico della disciplina in materia di elezioni amministrative, con conseguenze penali. Gli approfondimenti sarebbero partiti dopo una denuncia presentata probabilmente nell’estate dello scorso anno. Le indagini sono state chiuse anche nei confronti di Sandro Italiano, Nunzio Di Caro, Carmela Liuzza, Carmelinda Saluci, Vincenzo Piscopo, Catiuscia Amico, Orazio Nisellino, Rosario Gueli, Grazio Ferrara, Alessandro Piscopo e Crocifisso Di Gennaro. I relativi avvisi sono già stati notificati ai legali di diversi coinvolti. “Non ho ricevuto nulla e per questo non posso fare alcun commento”, dice l’ex sindaco Angelo Fasulo.
Tutti santi , sono fiducioso dell’ inchiesta giudiziaria, ci mancava picca Pi ricariche fucilati