Gela. Il governo regionale, nelle scorse ore, ha confermato che ci saranno due finanziamenti, per un totale di quasi otto milioni di euro, per la demolizione del pontile sbarcatoio e dell’ex lido “La Conchiglia”. Il gruppo consiliare di “Liberamente”, già lo scorso maggio, aveva effettuato un sopralluogo nelle due strutture, insieme all’assessore regionale Toto Cordaro, che si era impegnato con i consiglieri Vincenzo Cascia e Pierpaolo Grisanti, per sbloccare fondi per gli interventi. Così è stato e ora “Liberamente” attende un passo in più. “Abbiamo strappato un ulteriore impegno all’assessore regionale all’ambiente e territorio Cordaro, quello di impegnarsi nella realizzazione di una ricostruzione ex novo di un pontile, nello stesso luogo, previa presentazione di validi progetti. L’assessore Cordaro ha capito che i gelesi sono rimasti affezionati a quel pontile, luogo di passeggiate romantiche e di aggregazione per alcune comitive. Quanta storia si racchiude in quelle travi di cemento armato, le marinerie del Mediterraneo lo vedevano come centro di approdo e c’erano i nostri avi che commerciavano con i bastimenti. Gela fu il primo luogo in Sicilia raggiunto dalle truppe americane e la prima città libera d’Europa. Quello che possiamo fare adesso – dicono i consiglieri Casciana e Grisanti – è agire per evitare che eventi del genere si verifichino ancora, adottare atteggiamenti propositivi piuttosto che tentare di scaricare la responsabilità sugli altri”. Una posizione sostenuta dal neo assessore ai lavori pubblici Giovanni Costa. La demolizione si è resa necessaria perché non c’era più la possibilità di mantenere le strutture attuali, soprattutto quella del pontile sbarcatoio.
“Non è stato, purtroppo, possibile intraprendere la strada della messa in sicurezza del pontile, seppure tentata. Sono evidenti i processi di infiltrazione dell’acqua, di ossidazione e corrosione delle armature che hanno portato all’espulsione del copriferro della soletta dell’impalcato. I pilastri si sono assottigliati tanto da rendere il pontile pericolante. Lo stato dell’arte dice, agli occhi del comune cittadino osservatore, che le strutture in questione sono in stato di completo abbandono e mai manutenute. Pertanto la situazione richiede un’iniziativa di pronto intervento, eseguendo l’abbattimento del corpo, in quanto si è preso atto dello stato di degrado in cui versa il pontile e la messa in sicurezza sarebbe stato solo un intervento per tamponare una situazione strutturale già collassata e fortemente instabile. Se nei decenni passati, quando ancora lo stato dell’arte del pontile sbarcatoio non era così irrimediabile – dicono i consiglieri di “Liberamente” – la politica avesse provato, mediante istanze, ad inserirlo tra i beni di rilevanza culturale, suffragandole con gli importanti eventi storici che lo riguardano e lo testimoniano nei libri di storia, oggi, sicuramente, avremmo avuto un progetto di ristrutturazione a tutela, anzitutto, della pubblica incolumità”. Per “Liberamente”, che ora ha la responsabilità di un settore importante come quello dei lavori pubblici, con l’assessore Costa, quello del pontile sbarcatoio deve essere un monito, per evitare nuovi errori, simili a quelli del passato politico e amministrativo.
Due giovani bravi e meritevoli di fiducia, si vede che hanno a cuore il rilancio della città anche da queste piccole e importanti azioni.