Gela. Si attende solo che dagli uffici palermitani della Regione possano comunicare la data della firma dell’accordo complessivo. Per il porto rifugio dovrebbe essere solo questione di giorni. La scorsa settimana, dopo che il sindaco Lucio Greco ha lavorato in stretto contatto con il presidente dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale Pasqualino Monti, con Eni e con la presidenza della Regione, si è concordato sul fatto che l’aumento dei costi per i lavori di dragaggio venga coperto non con le compensazioni ma direttamente con le disponibilità di bilancio dell’Autorità. Monti ha dato l’assenso così da evitare che i trentadue milioni di euro potessero essere nettamente decurtati. Da anni è stato concluso un protocollo che prevede poco meno di sei milioni di euro da destinare ai lavori per il porto rifugio. Il resto dei fondi arriverà proprio dall’Autorità. Il presidente Monti ha già spiegato che a sua volta attende lo sblocco definitivo che consenta di subentrare alla Regione nella piena gestione del sito locale. In giornata, il sindaco Lucio Greco ha ricevuto la nuova bozza dell’accordo attuativo, questa volta con i costi ulteriori per i lavori in capo all’Autorità portuale. Su questo ha insistito proprio il primo cittadino, che sempre in giornata ha avuto ulteriori contatti con Monti e con il capo di gabinetto della presidenza della Regione.
Il passaggio di consegne dovrebbe accelerare la procedura che porterà ai lavori per il dragaggio, anche se bisognerà comunque passare da una valutazione della caratterizzazione delle sabbie. Il presidente dell’Autorità ha anche riferito che è in corso l’attività di sviluppo del progetto dei due pennelli, che va reso prima definitivo e poi esecutivo. Con il cambio di guardia e la piena operatività dell’Autorità, dovrebbe prendere forma il rilancio dei siti portuali locali, in una prospettiva che assicuri almeno piena efficienza, così come reclamano da anni i componenti del comitato.