Porto rifugio, amministrazione sollecita incontro con l'Autorità: ancora tanti aspetti da chiarire
Ci sono punti che vanno definiti prima possibile, a partire dalla governance dell'Autorità della Sicilia occidentale


Gela. L'eterno porto rifugio, insabbiato nell'attesa di lavori che sono in programma da anni ma mai iniziati, sarà oggetto di un tavolo con l'Autorità della Sicilia occidentale, che ha la piena gestione di tutti i siti locali. Il sindaco Di Stefano, che insieme all'assessore Di Cristina segue la vicenda, intende avere riscontri precisi direttamente dall'Autorità. Ha formalizzato la richiesta per un confronto tecnico. La commissione consiliare mare, presieduta da Alberto Zappietro di Italia Viva, era in procinto di organizzare un'audizione, con l'assessore Di Cristina, proprio per valutare potenziali sviluppi dell'iter del porto rifugio. “A questo punto – precisa Zappietro – aspetteremo l'incontro con l'Autorità, così da avere ragguagli maggiori. Il sindaco ci ha informati con una nota”. I punti di domanda sono ancora molteplici. Anzitutto, l'Autorità non ha proceduto al cambio di guardia alla presidenza. Pasqualino Monti, presidente uscente, ha ormai concluso il suo mandato. La presidenza della Regione, che dovrebbe determinarsi su proposta anche ministeriale, non ha ancora formalizzato la nomina del successore. Nelle ultime settimane, è emersa l'opzione dell'ex europarlamentare della Lega Annalisa Tardino, che sarebbe ben gradita al ministro Salvini. Non ci sono però provvedimenti ufficiali. Inoltre, non sono da trascurare le scadenze che si ripropongono negli anni, come quella per l'efficacia della caratterizzazione delle sabbie: il porto rientra nel Sin locale. Il comitato pro porto, da anni in prima linea, ha già sollecitato un incontro con l'amministrazione e con la stessa Autorità. Al momento, ci sono aspetti che vanno chiariti prima possibile, a partire dalla governance dell'Autorità della Sicilia occidentale.