Gela. La prospettiva non cambia e si traduce nel tentativo di accelerare il più possibile nell’infinito iter per i lavori al porto rifugio. Il prossimo anno dovrebbe essere quello del progetto definitivo, dell’autorizzazione ambientale rinnovata, e di uno sviluppo maggiore delle procedure, per arrivare alla gara e ai lavori. I fondi, ingenti, dovrà individuarli e attivarli l’Autorità portuale della Sicilia occidentale, che ha in carico l’infrastruttura locale. Un altro passo formale è stato mosso con la sottoscrizione vera e propria dell’accordo che era già stato “apprezzato” dal governo regionale. La firma è stata apposta proprio dal governo e dall’amministrazione comunale, con il sindaco Di Stefano. “A breve, tutte le parti interessate procederanno allo stesso modo”, precisa il primo cittadino. Il sindaco, di recente, ha partecipato a una riunione palermitana, in presenza del presidente dell’Autorità della Sicilia occidentale Pasqualino Monti. Il cronoprogramma prevede il lavoro degli uffici dell’Autorità sul progetto che dovrà essere definitivo. Intanto, verrà formalizzato il rinnovo dell’autorizzazione ambientale.
I lavori per rendere fruibile il porto rifugio sono attesi da tempo. I fondi necessari per l’escavo e per gli altri interventi sono consistenti, fino a quaranta milioni di euro. Le sabbie da movimentare, tema sempre delicato con il porto che rientra nel Sito di interesse nazionale, sono destinate alla collocazione in vasche di colmata, che successivamente consentiranno di realizzare un’area commerciale. Si dovrebbe procedere attraverso lotti funzionali. Un altro passaggio importante è quello degli studi finalizzati alla progettazione. Con un porto ancora quasi del tutto impraticabile, sono stati spesi 1.329.370,87 euro. Una somma che riguarda anzitutto i 335.701,50 euro per la riprofilatura del canale interno. La parte più consistente è servita alla prima caratterizzazione delle sabbie, in un porto che rientra nel Sin locale, per 515.692,66 euro e alla successiva integrazione, necessaria visto il tempo trascorso, impegnando in questo caso 414.841,71 euro. Infine, 63.135,00 euro sono stati spesi per la Via e la Vas. Arrivano dallo stanziamento iniziale da più di cinque milioni di euro, sulla base di un accordo sottoscritto con Eni rispetto alle compensazioni. “Sono soldi della città”, ha tenuto a precisare il sindaco.