Gela. Una possibile accelerazione sull’iter del porto rifugio. Nel primo pomeriggio, si è tenuta in municipio una verifica, attivata su richiesta del comitato pro porto e voluta dall’amministrazione comunale. C’erano i tecnici dell’Autorità della Sicilia occidentale, che ormai seguono l’intero iter. Nei prossimi giorni, la documentazione per il rilascio dell’autorizzazione ambientale sarà trasmessa agli uffici ministeriali. Il progetto in essere potrebbe assicurare tempi assai più celeri. Il via libera ministeriale potrebbe arrivare tra aprile e maggio, così da permettere la prosecuzione della procedura, fino all’affidamento dei primi lavori. Il sindaco Di Stefano e l’assessore Di Cristina, che ha da poco avuto la delega in materia, hanno voluto avere un riscontro preciso, dopo il tavolo tecnico dello scorso anno. Le parti si rivedranno ancora, non appena ci sarà il sì all’autorizzazione da parte del ministero. La progettazione è in fase conclusiva. Al tavolo hanno preso parte gli esponenti del comitato pro porto, con Massimo Livoti e Ascanio Carpino, insieme a una delegazione di operatori e diportisti.
L’intero comparto è fermo da anni, con una struttura insabbiata e del tutto impraticabile. Gli operatori e i diportisti aspettano un sito efficiente. L’amministrazione comunale, anche con il vicesindaco Fava, sta seguendo tutte le fasi, in una procedura molto complessa. Arrivare ai lavori sarebbe essenziale per ridare alla città un’infrastruttura, attualmente fuori da qualsiasi rotta, commerciale e non solo. La commissione consiliare mare, con il presidente Alberto Zappietro, più volte ha cercato di approfondire la vicenda, che a livello regionale è sotto esame anche del deputato Ars Scuvera.