Porto, comitato chiede un tavolo urgente: nuovo divieto di accesso e uscita

 
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Gela. Una verifica sullo stato di avanzamento delle procedure per la progettazione degli interventi previsti per il porto rifugio. Il comitato, presieduto da Massimo Livoti, ha scritto al sindaco Di Stefano. La necessità impellente è di fare il punto sugli interventi che sono attesi da anni. “Il tempo passa ma la sabbia avanza ancora”, dicono dal comitato. Avere un cronoprogramma dettagliato è indispensabile, secondo i rappresentanti, da sempre in prima linea pur di avere un sito portuale finalmente praticabile. L’ultima riunione, in loro presenza, risale a settembre dello scorso anno. L’Autorità portuale aveva indicato un’attività procedurale che avrebbe dovuto dare risultati anche progettuali. Dal comitato però la preoccupazione continua a montare. La riunione richiesta dovrà tenersi in presenza anzitutto dei vertici dell’Autorità ma anche dei diportisti e delle associazioni del comparto. Anche i lavori alla banchina di riva vanno a rilento.

Negli ultimi mesi dello scorso anno, a Palermo, si tenne un tavolo tecnico e vennero indicati i passi da muovere, per il progetto e per l’autorizzazione ambientale (prevista nell’arco di sei mesi). Il comitato teme che l’eccessivo silenzio possa fare ricadere tutto nell’oblio, per un’infrastruttura da anni insabbiata e quasi del tutto impraticabile. Anche il canale interno scavato per consentire l’accesso ai mezzi si riduce sempre di più, a causa “delle recenti mareggiate”. Un’ordinanza della capitaneria vieta l’accesso e l’uscita dal porto rifugio a tutte le unità navali con pescaggio superiore a 1,50 metri.

1 commento

  1. Il comitato deve organizzare un sit in con tutta la città nelle vicinanze dello sbocco gas argo cassiopea in modo che si interessi il governo nazionale perché la regione sta facendo ostruzionismo per un semplice escavo.

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