Pontile sbarcatoio, va demolito? PeR: “La Regione deve salvaguardarlo”

 
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Struttura in condizioni ancora più precarie

Gela. È ormai un rudere fatiscente e molto pericoloso, a causa dei cedimenti che si sono registrati nel tempo. Negli scorsi giorni, abbiamo riferito che la procedura per la demolizione del pontile sbarcatoio è ancora in essere, seppur ferma da almeno quattro anni. È stato nominato un funzionario interno che avrà il ruolo di rup e responsabile dei lavori. Secondo il laboratorio “PeR”, la struttura va salvaguardata. “Oggi la Regione cambia il responsabile unico del progetto e potrebbe dare un’accelerazione per la demolizione. L’ex Pontile sbarcatoio è un’opera di importanza storica cui è legata la stessa identità culturale, economica e paesaggistica della città. La Regione Siciliana, con sue leggi, ha l’obbligo di valorizzare e conservare siti e strutture esistenti nel territorio siciliano che abbiano avuto una loro importanza in occasione degli eventi bellici del primo e del secondo conflitto mondiale, preservandone la loro identità”, dice il segretario regionale Miguel Donegani.

L’appello è rivolto alla politica. “Mi rivolgo al sindaco Di Stefano e ai nostri deputati regionali e nazionali. Si facciano garanti del rispetto di queste norme, imponendo alla Regione Siciliana di impiegare i fondi previsti dalla legge 5 del 2015, per assicurare il mantenimento dell’ex pontile sbarcatoio, la sua tutela e la giusta valorizzazione quale bene monumentale e storico, oltre che importante simbolo del patrimonio storico-culturale”, aggiunge.

1 commento

  1. Per sicurezza va demolito prima che ci scappi il morto. E’ stato costruito in cemento depotenziata e si sta sfaldando come notano i crolli. Semmai potrebbe essere demolito e ricostruito con due ormeggi in testata come era prima. Smettiamo di fare da zavorra al progresso.

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