Gela. Il recente tavolo romano alla presidenza del consiglio dei ministri ha permesso di riaccendere i fari sul progetto “Sinapsi”. Oggi, le parti hanno ripreso il dossier del polo tecnologico che dovrebbe sorgere nell’area industriale ex Asi. Sembrano ormai del tutto dissolte le nebbie legate all’area acquisita dall’ente comunale. Il municipio ha le condizioni per andare avanti nella piena disponibilità. A fine mese, un altro approfondimento dovrebbe permettere di dare numeri certi sulle somme necessarie a coprire i costi. L’ente comunale è partner insieme a Sicindustria, Fondazione Mattei e Università Kore. Il polo tecnologico è previsto al posto di un vecchio rudere, nella zona ex Asi. Sono i costi e i fondi dai quali attingere i temi che maggiormente stanno impegnando le parti. Il finanziamento pubblico da circa dieci milioni di euro non può coprire per intero il progetto e così si cercheranno soluzioni differenti. Lo spiraglio che sembra dare luce alla possibile realizzazione è stato confermato oggi: a livello ministeriale, entro novembre, dovrebbe essere ufficializzata una proroga di due anni per completare l’iter. Lo ha spiegato il sindaco Di Stefano.
Si andrebbe quindi ben oltre la dead line del 2026, permettendo di mettere in gara i lavori per poi avviare i cantieri. L’intenzione di andare avanti pare ulteriormente rafforzata, in attesa di individuare la parte dei fondi che non può essere garantita dagli stanziamenti pubblici.