Gela. Più di un milione di euro (oltre agli interessi legali) da pagare entro i prossimi sessanta giorni. I giudici del Tar Lazio hanno accolto il ricorso presentato dalla società Ifitalia spa, che in passato aveva acquisito crediti maturati da Enel Energia nei rapporti contrattuali con il Comune. Le forniture di energia costeranno molto care a Palazzo di Città. Il decreto ingiuntivo, mai opposto dal municipio, risale addirittura ad otto anni fa. L’allora giunta Fasulo assegnò un incarico legale per opporsi all’atto di precetto, ma i giudici diedero ragione alla società. Ora, arriva la decisione del Tar Lazio, che ha accolto l’azione di ottemperanza. Il Comune non si è neanche costituito. Bisognerà pagare entro i termini fissati dai giudici amministrativi. In caso contrario, toccherà ad un commissario ad acta provvedere. E’ stato individuato il prefetto di Caltanissetta.
Ad oggi, Ifitalia non ha mai ricevuto alcun pagamento e la decisione del Tar arriva in una fase non semplice per le casse del municipio. L’amministrazione comunale si è dovuta appellare ad Eni per tentare di avere un sostegno economico nella gestione della fase 2, successiva al lockdown.