Più di cinquanta chili di hashish e due pistole, chiuse le indagini: giudizio immediato per Emanuele Lauretta

 
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Gela. Due pistole con matricola abrasa, cinquantadue chili di hashish e circa novecento grammi di cocaina. Il sequestro. Tutto venne sequestrato dai poliziotti del commissariato, sia in città che all’interno di un garage a Butera. Armi e droga, in base alla accuse, sarebbero state nella disponibilità del trentatreenne Emanuele Lauretta. Il suo arresto venne convalidato dal gip. Lo stesso Lauretta dovrà rispondere alle accuse davanti al collegio penale del tribunale. Il giudice delle indagini preliminari, infatti, ha accolto la richiesta di giudizio immediato formulata dai magistrati della procura. Per i pm, ci sarebbero tutti gli elementi per collegare Lauretta non solo alle armi ma anche al vasto quantitativo di droga sequestrato. A maggio, si presenterà davanti ai giudici del tribunale. Difeso dall’avvocato Carmelo Tuccio, ammise di aver tentato la carta dell’acquisto all’ingrosso della droga e della successiva vendita al dettaglio nelle piazze di spaccio della città, perché privo di un reddito, a causa delle difficoltà nel trovare un’occupazione. Lo stesso Lauretta ha spiegato di aver provato anche la coltivazione diretta della marijuana, giustificando in questo modo le piante scoperte dai poliziotti all’interno di un garage di Butera. Le due pistole con matricola abrasa, invece, le avrebbe avute a disposizione con l’obiettivo di difendersi, qualora qualche rivale nel mercato locale della droga o i fornitori avessero deciso di tentare eventuali aggressioni o minacce ai suoi danni.

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