Gela. Per affrontare l’emergenza idrica nell’immediato sarà chiesto ad Eni di aumentare la quantità di acqua da sfruttare dal Ragoleto, dagli attuali 90 litri al secondo a circa 150 litri. Utilizzo entro due settimane di un pozzo da Pantanelli. Sono queste le soluzioni adottate alla fine di un lungo tavolo operativo voluto dal sindaco Terenziano Di Stefano sull’emergenza idrica. Presenti al tavolo i rappresentanti di Ati idrica, con il presidente Massimiliano Conti in testa, Caltaqua, Siciliacque, Distretto Igiene Ambientale dell’Asp, il senatore Pietro Lorefice e gli assessori Franzone e Caci. Dal Ragoleto allo stato vengono trattati 90 litri al secondo, ma di questi 5 sono utilizzati dalla Bioraffineria, e 15 sono destinati alle zone costiere (Piano Marina, De Susino, Falconara). Il windaco chiederà all’Eni di aumentare la dotazione idrica, soprattutto in questa fase emergenziale.
Ati ha annunciato il finanziamento di un progetto da parte della Regione per raddoppiare i pozzi di Bubbonia, che potrà così garantire, una volta realizzata la condotta di 9 km, 25 litri al secondo in più, entro fine ottobre e lo sfruttamento di un nuovo e ulteriore pozzo da Pantanelli. Da lunedì saranno intanto attivi i due numeri di emergenza al Centro operativo comunale presso la sede della Protezione Civile di via Ossidiana per gestire la questione idrica limitatamente alle fasce deboli: 0933..906.840 – 0933.906.841. Il Coc sarà operativo dalle 8.00 alle 20.00.