Gela. Per i pm della procura, è da confermare la custodia cautelare in carcere, imposta ad un quarantacinquenne. Lo scorso fine settimana, anche se i particolari non sono stati resi noti, è stato fermato. I poliziotti hanno trovato una pistola con matricola abrasa, circa mille euro e almeno quarantatré proiettili. Pare che l’arma fosse pronta per fare fuoco, con un colpo in canna. Tutti elementi che hanno portato la procura a richiedere la conferma della detenzione in carcere. Sembra che l’indagato, assistito dall’avvocato Salvo Macrì, davanti al giudice si sia difeso. Questa mattina, avrebbe spiegato che l’arma e le munizioni erano in una zona rurale, lungo la Gela-Mazzarino. Casualmente, avrebbe trovato un sacchetto, con all’interno proprio la pistola e le munizioni.
Una versione che convince poco gli investigatori, certi invece che la pistola fosse destinata ad essere usata, non si sa però a quale scopo. Tutto è stato sequestrato. Il giudice si è riservato di decidere. L’indagato, subito dopo l’arresto, è stato trasferito a Balate.