Gela. Troppi vincoli, poche risposte dalla regione anche davanti al ricorso presentato dal consiglio comunale e il timore che i cittadini in attesa da decenni non riescano a realizzare i progetti edilizi già preventivati.
Adesso, il caso del piano regolatore generale sta diventando sempre più politico. “Siamo veramente molto preoccupati – spiegano i componenti della commissione comunale urbanistica – da giorni, stiamo discutendo soprattutto della valutazione ambientale strategica legata al prg e siamo sconcertati. Ci sono vincoli incomprensibili per questo territorio”. Già nelle scorse settimane la commissione si era fatta promotrice del ricorso presentato contro la stessa Vas, tanto da porre la questione come dirimente anche rispetto a possibili nuove alleanze con il sindaco uscente Angelo Fasulo.
Adesso, la commissione urbanistica chiede certezze. “Se il piano regolatore generale passasse con queste limitazioni – concludono – verrebbero solo premiati i furbi che hanno costruito in difformità e sarebbero danneggiate tutte quelle famiglie in attesa del prg per poter costruire rispettando la legge”. Il piano regolatore, però, è oramai cosa palermitana, una procedura gestita dai tecnici della regione, in attesa che qualcuno si pronuncia definitivamente.