Gela. Di quei lavori realizzati nell’immobile che le era stato donato dal padre non sapeva nulla né li aveva mai autorizzati. E’ stata assolta la donna che, dopo i controlli condotti, era finita a processo proprio con l’accusa di aver realizzato un intero piano abusivamente. L’immobile, come ha spiegato il suo legale di fiducia (l’avvocato Marco Granvillano), in realtà sarebbe sempre rimasto nella piena disponibilità del padre e solo formalmente l’imputata risultava esserne proprietaria. La donna peraltro è completamente cieca e si era sempre opposta a lavori nella struttura, proprio per evitare conseguenze penali.
Il giudice Tiziana Landoni, davanti alla ricostruzione condotta in aula, ha scelto di emettere un verdetto favorevole, facendo cadere le accuse. Una richiesta in tal senso è arrivata anche dal pm Tiziana Di Pietro.