Gela. Le aree Peep, ovvero quelle che negli scorsi anni sono diventate scenario privilegiato per la costruzione di nuovi complessi residenziali, ancora sotto i riflettori. Come sono state assegnate le aree per le opere di urbanizzazione? Nelle scorse settimane, un esposto è stato presentato direttamente sui tavoli dei militari della guardia di finanza. Questa volta, ad essere al centro delle contestazioni sono i criteri per l’assegnazione di aree necessarie alla costruzione delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie. Con quali criteri sono state assegnate le aree e, soprattutto, esistono gli atti autorizzativi firmati dai tecnici comunali o, comunque, dai responsabili unici dei procedimenti? La denuncia è stata sporta dall’ex titolare di alcuni terreni espropriati per consentire l’avvio dei cantieri del complesso abitativo di Modernopoli, nella zona di via Butera. I sospetti si concentrano sui piani Peep 1, 2, e 3 e fonte di ogni presunta incongruenza sarebbe la delibera di consiglio comunale 196 del 1999 che fa riferimento alla costruzione dei moduli abitativi ma nulla precisa in merito alla cessione delle aree per le opere di urbanizzazione primarie e secondarie a supporto delle abitazioni. Nessuna risposta sarebbe arrivata dagli uffici di Palazzo di Città nonostante le ripetute richieste di accesso agli atti formulate proprio dall’ex proprietario che, adesso, si è rivolte alle fiamme gialle.