Gela. Il termine ultimo deciso dai vertici della Petroservices Mediterranea per il trasferimento di tutto il personale locale è fissato per il prossimo 3 maggio. Quattordici operatori locali, impegnati anche negli appalti di Enimed, dovranno lasciare i cantieri locali e trasferirsi in Abruzzo. Per i sindacati che seguono la vertenza, si tratterebbe solo di un tentativo di indurre i lavoratori ad abbandonare l’azienda. Sono quattordici gli operatori locali che da circa un mese hanno dichiarato lo stato di agitazione, sostenuti dalle segreterie dei chimici di Filctem e Femca. I sindacati, coinvolgendo le segreterie confederali di Cgil e Cisl (con i segretari Ignazio Giudice ed Emanuele Gallo), hanno scritto al prefetto Chiara Armenia. Chiedono la convocazione di un tavolo, dopo che le trattive tra le parti non hanno avuto esito. Sindacati e lavoratori ritengono che ci siano tutte le condizioni per proseguire le attività nei cantieri locali.
I dipendenti destinati al trasferimento non escludono azioni di protesta plateali, qualora l’azienda decidesse di andare avanti in un progetto che secondo i sindacati è finalizzato a chiudere definitivamente la sede locale.