Verbania. Colpito ripetutamente a calci e pugni, in una notte di violenza ad Arona, in Piemonte. Vittima del branco, due anni fa, fu un quindicenne che vive in Piemonte insieme alla famiglia, originaria di Niscemi. Subì fratture al volto e conseguenze tali che i medici optarono per un coma farmacologico, nelle ore successive al pestaggio. Poco prima dell’aggressione, pare fosse intervenuto a difesa di un altro minore, preso di mira dallo stesso branco. Un altro giovane estrasse un coltellino e iniziò a rincorrere il quindicenne, poi raggiunto da più ragazzi e colpito furiosamente. Fatti che hanno portato a processo, davanti ai giudici di Verbania, un maggiorenne che a sua volta avrebbe partecipato all’azione. Un altro coinvolto ha invece già patteggiato. Il minore che estrasse la lama, invece, ne risponde davanti al tribunale minorile di Torino.
Nel procedimento a carico del maggiorenne, il quindicenne ferito e la madre sono parti civili, assistiti dall’avvocato Salvo Macrì. Ieri, in aula, sono stati sentiti altri due ragazzi, che erano presenti quella notte. Hanno raccontato di come venne colpito il minorenne ferito e di come si accanì soprattutto il giovane che aveva con sé il coltellino. Tutti elementi che saranno valutati dai giudici di Verbania.