Perse la vita a Villaggio Aldisio, chieste tre condanne per la morte di Giarrusso

 
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Gela. Morì nel maggio di otto anni fa in via Caserta, durante i lavori per la riqualificazione della zona di Villaggio Aldisio.

Chiesta la condanna per i tre imputati. Adesso, la procura generale presso la corte d’appello di Caltanissetta chiede la condanna per i tre imprenditori finiti a giudizio dopo la morte dell’operaio trentanovenne Rosario Giarrusso. In primo grado, solo l’imprenditore Rocco Greco venne condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione con pena sospesa. Un giudizio d’assoluzione, invece, venne pronunciato dal giudice Domenico Stilo nei confronti di Giuseppe e Emanuele Parrino. Il procuratore generale, in appello, a conclusione della sua requisitoria, ha invece chiesto di confermare la condanna per Greco e di pronunciare un verdetto dello stesso tipo per Giuseppe e Emanuele Parrino.

L’operaio precipitò nelle vasche di accumulo. In base alla ricostruzione degli inquirenti, Giarrusso precipitò in una delle vasche di accumulo realizzate proprio nel tratto di via Caserta. L’impatto fu fatale. Sarebbero stati i portelloni collocati a chiusura delle vasche a non reggere il peso della vittima. Per questa ragione, i tre imprenditori sono stati accusati di non aver eseguito in maniera adeguata le opere precedenti all’intervento del gruppo di operai che, invece, si sarebbe dovuto occupare degli impianti idraulici. La vittima era alle dipendenze di una delle aziende impegnate in quei cantieri. I familiari dell’operaio, assistiti dagli avvocati Dionisio Nastasi, Fabrizio Ferrara e Cettina Lionti, si sono costituiti parte civile fin dal giudizio di primo grado. Proprio gli avvocati della famiglia Giarrusso hanno condiviso in aula le richieste arrivate dall’accusa. La difesa dei tre imputati, invece, già in primo grado, ha sottolineato come a processo non fossero finiti neanche i titolari dell’azienda per conto della quale lavorava la vittima. Le responsabilità, quindi, sarebbero da imputare ad altri operatori. Intanto, proprio i difensori dei tre imputati, interverranno, per le rispettive conclusioni, durante la prossima udienza fissata ad aprile.

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