Gela. Devono pagare circa quindicimila euro che finiranno nelle casse di Palazzo di Città perché, in giudizio, sono stati ritenuti responsabili dello sversamento di almeno cento litri di crude oil dalla linea P2 della fabbrica Eni.
Sostanze che sarebbero finite in mare. Per questa ragione, la giunta comunale ha già dato mandato di procedere contro gli operatori del gruppo Eni Salvatore Lo Sardo ed Enzo La Ferrera. Entrambi erano stati condannati in primo grado a quattro mesi di reclusione oltre al risarcimento dei danni in favore delle parti civili, compreso appunto l’ente comunale.
I giudici della corte d’appello di Caltanissetta, invece, hanno dichiarato i reati prescritti, confermando comunque l’obbligo del risarcimento. Oltre al comune, in giudizio si erano costituite parti civili anche la provincia di Caltanissetta e le associazioni Aria Nuova e Amici della Terra.
E’ stato il legale nominato dagli uffici comunali, l’avvocato Rocco Guarnaccia, a trasmettere l’intera documentazione del procedimento giudiziario avviato nei confronti dei due operatori, al tempo dei fatti tra i responsabili della Soi 3.