Perde una causa e diventa vittima di stalking. “Dammi 30mila euro o ti finisce male”

 
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Gela. Persecuzioni, minacce, aggressioni fisiche e anche un tentativo di estorsione ad opera di un cliente deluso. L’esito non favorevole di una causa si è trasformato per un avvocato gelese in un vero e proprio incubo.

Tutto inizia qualche tempo fa, quando il professionista assume l’incarico di assistere un uomo per una causa di lavoro. Al termine della vicenda processuale il tribunale non dà ragione al lavoratore e lo condanna al pagamento delle spese processuali.

Da quel momento l’uomo ha deciso di rivalersi sul suo legale, reo a suo dire di non averlo difeso correttamente.

Incomincia dunque a chiedergli dei soldi come risarcimento. Richieste sempre più esose che ovviamente non vengono accettate dal legale.

Da qui inizia la vera e propria persecuzione. L’uomo inizia a presentarsi sotto casa dell’avvocato minacciandolo ed insultandolo. Una sera addirittura, mentre il professionista era fuori con il nipotino, arriva a prenderlo per il collo e tenta di aggredirlo fisicamente.

“Voglio 30mila euro subito” gli urla contro, mentre il legale si barrica nell’androne di casa. L’indomani scatta la denuncia ai Carabinieri per aggressione e tentata estorsione.

Ma la situazione non cambia. L’uomo continua ciclicamente a perseguitare il legale, attaccandosi al citofono di casa e seguendolo per le vie della città.

Ogni volta il professionista chiama i Carabinieri, ma ad oggi per l’uomo non è scattato alcun provvedimento restrittivo, nonostante le diverse denunce presentate.

“Io non ce la faccio più – racconta l’avvocato – ho paura per me e per la mia famiglia. Non viviamo più, cerchiamo di uscire di casa il meno possibile e quando lo facciamo, l’ansia ci travolge e ci guardiamo attorno ad ogni passo”.

“Nonostante le tante denunce – continua – contro quest’uomo non è stato emesso alcun provvedimento e lui si sente libero di tormentarmi indisturbato. Cosa dobbiamo fare per avere giustizia – conclude – aspettiamo che faccia del male a me o a qualcuno della mia famiglia? Serve una tragedia per far sì che questa storia finisca?”.

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