Gela. “Nessuna chiusura ma al contempo non ci saranno adesioni scontate”. Miguel Donegani, ieri sera, ha incontrato il gruppo di “Progressisti e rinnovatori”, lista che a sorpresa ha superato la soglia di sbarramento e sarà comunque all’assise civica, almeno con un esponente (l’avvocato Paolo Cafa’ seppur in assenza di dati ufficiali rientra dopo anni tra gli scranni consiliari). L’ex parlamentare Ars, che si è messo alla testa del laboratorio politico nella corsa per la sindacatura, sa che le richieste di appoggio non mancheranno, in vista del ballottaggio. “Non ci sono preclusioni ma tutto dovrà orientarsi in un quadro di coerenza e chiarezza”, dice. È evidente che l’alleanza retta dall’ex assessore Terenziano Di Stefano qualche segnale lo attende da Donegani e dai suoi. Il leader di “PeR” è dirigente della prima ora del Pd locale, schierato con Di Stefano. Donegani ha più volte lanciato messaggi ad un Pd che avrebbe visto ben inserito nel suo progetto di centrosinistra. Le parti però non si sono avvicinate per nulla. L’esperienza di “PeR” non si ferma.
“Come sempre, è stata un’occasione di confronto, caratterizzata da interventi e contributi di alto livello – aggiunge Donegani riferendosi all’incontro di ieri – un patrimonio umano su cui continueremo ad investire nel prossimo futuro. Un laboratorio di idee e temi, ciò che un vero partito di centrosinistra dovrebbe fare”. Il supporto del laboratorio politico potrebbe essere importante per la coalizione che più si rifà all’area progressista, quella di Di Stefano. Certezze effettive, allo stato, non ce ne sono.