Gela. Il connubio politico con il sindaco Di Stefano è sicuramente inscindibile. I civici di “Una Buona Idea” sono la base politica di riferimento per il primo cittadino e si muovono nell’alleanza progressista, insieme a Pd e Movimento cinquestelle. Lo “sblocca royalties”, passato tra le pieghe del maxiemendamento alla legge finanziaria regionale, è stato certamente il sussulto, politico e amministrativo, atteso dal sindaco e dai suoi alleati. “E’ essenziale, ci permetterà di chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato e di guardare al 2025 per superare il dissesto – dice il commissario di “Una Buona Idea” Rino Licata – non condivido questo clima da gara, quasi come ci fosse una competizione a prendersi i meriti. La città è di tutti e tutti dobbiamo lavorare per risollevarla, uscendo anzitutto dal dissesto. Sono d’accordo con il sindaco, davanti a emergenze come quella che affronta la città non possono prevalere collocazioni di partito o politiche. E’ giusto che ognuno mantenga la propria linea politica ma questo non va confuso con gli obiettivi amministrativi, che in emergenza vanno affrontati e raggiunti con la partecipazione di tutte le forze. Dispiace vedere i banchi di opposizione completamente vuoti quando vengono trattati i debiti fuori bilancio. L’opposizione, secondo me, dovrebbe invece partecipare alle sedute, esprimendo la propria valutazione, che può essere anche contraria. Tutti i consiglieri sono stati votati ed eletti per rappresentare la città. Non va bene che consiglieri di minoranza stiano fuori dal municipio mentre sono in corso i lavori d’aula per atti molto delicati”. L’approccio bipartisan del sindaco, emerso a maggior ragione in queste settimane di trattative verso lo “sblocca royalties”, convince Licata. “E’ giusto e lo dico con molta convinzione – aggiunge – bisogna parlare con tutti, sia tra gli alleati sia nel centrodestra. Uscire dal dissesto è fondamentale. Penso che questo valga anche tra le fila dell’opposizione, che deve essere costruttiva. Un buon amministratore parla con tutti quando si tratta di atti per salvare la città. Per il resto, ogni forza politica manterrà la propria collocazione. Noi siamo nel centrosinistra, con i progressisti e i civici. Questo però non significa che tutto deve essere fatto senza coinvolgere l’opposizione o altri fronti politici. Alla città dobbiamo dare servizi, tasse più basse e inoltre c’è l’esigenza di assunzioni in municipio. Tutto questo può arrivare grazie al bilancio stabilmente riequilibrato e al superamento del dissesto. Ghelas? Può rinascere con un piano industriale serio e con un contratto che permetta di programmare. La multiservizi è una risorsa e non invece un problema da portare alla liquidazione. Può garantire servizi e occupazione”.
I civici si rifanno all’orizzonte amministrativo del sindaco e per l’anno appena iniziato puntano a consolidarsi. “La nostra collocazione non cambia – precisa Licata – come abbiamo sempre detto, rimaniamo civici ma siamo nel centrosinistra che ha vinto le elezioni amministrative. Il modello dell’agorà che ha condotto alla vittoria è molto importante. Come gruppo abbiamo concluso la fase delle nuove adesioni. Entro fine gennaio penso si potrà andare al congresso, per eleggere il nuovo segretario, il direttivo e il presidente”. “Una Buona Idea”, che all’assise civica è rappresentata da cinque consiglieri, proverà a espandere il progetto, sempre fuori dai partiti. Non si esclude l’aggregazione con altre forze civiche locali. “Abbiamo fatto alcune riunioni – conclude il commissario – stiamo parlando con altri gruppi civici per aggregare ancora di più. Inoltre, siamo in contatto con realtà di Mazzarino, Butera, Niscemi e Caltanissetta, per mettere radici anche in quei comuni”.