Gela. Niente quinta lista per la coalizione a sostegno del salviniano Giuseppe Spata. Salvo clamorose novità (per ora da escludere), non ci sono le condizioni per mettere in campo un altro simbolo nelle caselle del raggruppamento elettorale. “Spata sindaco”, così era stata già ribattezzata, avrebbe dovuto fare da contenitore per candidati da schierare nell’ottica di un accordo con qualche “non allineato”. Per diversi giorni, è sembrata quasi fatta l’intesa con il gruppo di Energie per l’Italia, che si rifà all’ex presidente dell’assise civica Giuseppe Di Dio. Alla fine, però, l’ex di lungo corso e i suoi hanno detto sì al “civico” Lucio Greco e alla lista del forzista Michele Mancuso. Non ci sono i tempi per tentare di riempirla partendo da zero. Quindi, il leghista continuerà la corsa verso le urne di fine aprile con quattro simboli, quelli di Lega, Udc, Fratelli d’Italia e Avanti Gela (i “dissidenti” forzisti che hanno detto no alla linea Mancuso). Anche Spata e la sua coalizione, entro i prossimi giorni, dovranno sciogliere l’ultimo nodo, quello degli assessori. C’è chi propende per convocare una riunione, che serva a fare il punto della situazione. I più navigati, però, sembrano invece già certi del metodo. “Gli assessori li indicano i partiti”, questo trapela.
Di conseguenza, l’eventuale squadra di governo a guida Spata sarà composta da esponenti scelti direttamente da chi lo sta appoggiando, sulla scorta del patto notturno che ha dato vita all’alleanza. Saranno poche le sorprese e in giunta dovrebbero entrare esponenti piuttosto quotati, che hanno rinunciato a candidature in consiglio comunale. Quasi certa dovrebbe essere la presenza di Vincenzo Cirignotta, tra quelli che hanno chiuso il patto notturno e adesso a sostegno della lista centrista confluita sotto il simbolo dell’Udc. Non sono da escludere altri volti noti, mentre pare che l’ex deputato regionale Pino Federico, tra gli ispiratori di Avanti Gela, possa rinunciare alla presenza in lista.