Gela. Un centrodestra unito ma “senza cavalieri oscuri, Balanzoni e Arlecchini”. L’avvocato Maurizio Scicolone dell’associazione Progetto Gela rilancia la necessità di una coalizione compatta rivolgendosi direttamente a quelli che ritiene i leader capaci di dare la giuste coordinate, ovvero il deputato regionale Michele Mancuso di Forza Italia e il leghista Alessandro Pagano. Dovrebbero essere loro a definire le prossime mosse, nonostante gli esponenti locali del centrodestra stiano tentando di superare qualsiasi “ingerenza” politica esterna alla città. “Condividano una candidatura a sindaco unitaria e portino all’amministrazione della città nuove risorse umane che, unite alle migliori energie ed esperienze dei cittadini che lavorano e producono, siano volano di scelte che rilancino Gela tra le città ad elevato sviluppo economico. Michele Mancuso nomini in Forza Italia – spiega Scicolone – un commissario cittadino che sia al di sopra delle parti e condivida le scelte e i programmi con il centrodestra che alle regionali ha portato il presidente Nello Musumeci ad avere il 54 per cento dei voti. Quanto al gruppo dei forzisti che minacciano di correre da soli, se non vogliono essere responsabili come alle precedenti amministrative di un nuovo disastro, siano consequenziali alla inadeguatezza dimostrata nel non sapere mantenere compatto il partito e si mettano al servizio della città. Il deputato Alessandro Pagano è un economista ed ha dimostrato a Roma di apprezzare il progetto del porto off-shore. Michele Mancuso è vicino al governo ragionale. Insieme richiedano al governo nazionale e regionale di prestare attenzione alle istanze che necessitano nel territorio locale per portare nuova crescita economica ed occupazione”. Scicolone risponde indirettamente all’ex coordinatore cittadino di Forza Italia Emanuele Maniscalco che ha criticato la stasi imposta da Mancuso al partito locale. Il forzista, vicino all’area della deputata nazionale Giusi Bartolozzi e di Pino Federico, non ha escluso l’ipotesi di correre da soli, qualora qualcuno decidesse di ostacolarne il percorso nel partito.
“Gela non può morire e non si si può pensare solo ad una politica di basso cabotaggio – continua Scicolone – occorre creare strutture ed infrastrutture che rappresentano nell’area sud del Mediterraneo elementi di novità che agli altri porti siciliani, nazionali ed operatori economici diano solo valore aggiunto. “Occorre riscattare Gela dalle inadeguatezze di cinquant’anni di malgoverno del centrosinistra e di una destra che in concreto non ha mai investito nel sud Italia. Progetto Gela correrà insieme alla politica del cambiamento – conclude – pensiamo a nuovi modelli di integrazione urbanistica e di decoro, valorizzando le nostre risorse umane, paesaggistiche, archeologiche ed ambientali. Diamo dignità all’amministrazione comunale, introducendo all’interno della burocrazia comunale concetti come meritocrazia e condivisione di responsabilità. Lancio un ultimo appello alla Lega e a Forza Italia ad essere protagonisti con i movimenti e le associazioni di centrodestra come Energie per L’Italia, GelaPunto, Terranuova di Fabio Zuppardo, il movimento di Destra di Gaetano Minardi, Una Buona Idea di Terenziano Di Stefano, i centristi di Enzo Pepe, i consiglieri comunali indipendenti e di centrodestra uscenti, le associazioni cristiane cattoliche ed evangeliche, i rappresentanti di categoria delle forze dell’ordine, le altre associazioni civiche e i movimenti autonomisti ad uno sforzo comune per la politica del fare”. Sul tavolo di Progetto Gela ci sono i cavalli di battaglia di sempre, dalla maxi variante al prg alla fiscalità di vantaggio, passando per il risanamento delle casse comunali.