Gela. “Non è campagna elettorale, ma difesa della salute e dei diritti dei cittadini”. Il coordinatore locale di Forza Italia Vincenzo Pepe ribadisce il concetto e lo fa sostenendo il deputato regionale Michele Mancuso. Pepe è certo che le dure parole che il parlamentare ha rivolto al manager dell’Asp Alessandro Caltagirone siano più che legittime. Anzi, si stupisce che il segretario dem Peppe Di Cristina abbia stigmatizzato quanto detto da Mancuso. Pepe ritorna sulla prima visita a sorpresa, all’hub vaccinale, dell’assessore regionale Ruggero Razza. “È stucchevole leggere le critiche del segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, ma loro che contributo hanno apportato all’ottimizzazione della nostra sanità? Non mi sembra per nulla giusto che un direttore generale dell’Asp, che guadagna circa 150 mila euro, pagati da tutti noi, non comunichi all’assessore alla sanità del Comune che quello regionale farà visita all’hub vaccinale del PalaCossiga. Mi pare logico che un assessore regionale – dice Pepe – per avere contezza di quello che succede nel territorio comunale, debba quantomeno valutare le criticità che gli espone l’assessore comunale”. Anche la campagna vaccinale a rilento è un aspetto che secondo Pepe grava sulla gestione dell’attuale management di Asp. “E’ normale che ancora mancano all’appello circa 10 mila persone, prive di vaccino – continua – mentre a fine settembre la città è destinata alla zona arancione? E il direttore generale Alessandro Caltagirone cosa fa? Riduce i turni vaccinali all’hub, prevedendo l’apertura solo dalle 8 alle 14, anziché dalle 8 alle 20. Solo le rimostranze di Forza Italia, con il deputato Mancuso e l’assessore Gnoffo, hanno consentito di mantenere l’orario di dodici ore giornaliere per la vaccinazione. A quelli del Pd sembra normale che i medici dell’Usca Covid, pagati dalla collettività, che dovrebbero effettuare i tamponi e le visite a domicilio, invece costringono i pazienti a recarsi a Brucazzi, con notevoli disagi?”. Per il coordinatore forzista, a differenza di quanto sostenuto dal segretario dem Di Cristina, le critiche di Mancuso verso il manager Asp non sanno di campagna elettorale, anzi. “Per questi motivi e per tanti altri, per noi questo direttore è inefficiente e deve essere rimosso dall’incarico. Se per quelli del Pd questo è fare campagna elettorale – conclude – noi siamo felici di farla in questo modo, difendendo fin dove possiamo la salute e i diritti dei nostri concittadini”.
Oggi, Pepe e Mancuso dovrebbero incontrare il sindaco Lucio Greco. Anche ieri, infatti, è saltata la riunione dei forzisti locali, che si sarebbero dovuti incontrare per definire il nome da indicare allo stesso primo cittadino, in vista di un nuovo ingresso in giunta. Pare che la giornata odierna possa essere decisiva, sempre che i forzisti e Greco, alla fine, riescano a trovare l’incastro politico giusto sul possibile assessore. Il sindaco ha spiegato che in ogni caso spetterà a lui giudicare la proposta che verrà avanzata. Si dovrà trattare, ha spiegato l’avvocato, di “una persona di mia fiducia”.