Gela. La commissione consiliare Sanità chiede l’istituzione di un osservatorio scientifico
e nel ricordare al manager dell’Asp di Caltanissetta che “Gela è un sito ad alto rischio ambientale” parla di “fantomatico registro tumori gestito dalla provincia di Ragusa”. E’ questa la prima vera risposta della politica locale alle critiche mosse dal direttore generale Carmelo Iacono che ha giudicato “inadeguata” l’indagine fai da tè promossa dalle volontarie della Farc, supportata dal consiglio comunale con in prima fila il presidente Alessandra Ascia e la commissione Sanità, che si propone di censire tutti i malati tumorali della città.
“Crediamo molto in questo progetto di condivisione con i cittadini e non vogliamo neanche entrare nel merito del fantomatico registro tumori gestito dalla provincia di Ragusa – spiega Virginia Farruggia, presidente della commissione consiliare Sanità -, piuttosto che dai siti ad alto rischio, come quello di Gela. Lavoreremo per il riconoscimento di un osservatorio scientifico. Nient’altro potrebbe lasciarci soddisfatti. Sappiamo che l’indagine avviata in collaborazione alla Farc non ha alcun valore scientifico, ma sicuramente ha un alto valore statistico che potrà confermare o confutare i dati inseriti nel registro tumori di Ragusa”.
I dati confermerebbero un aumento dei tumori per il gentil sesso e un decremento, anche se lieve, per gli uomini.
In verità il manager Iacono si sarebbe spinto oltre le accuse formali, tirando la t-shirt colore glicine a qualche volontaria. Un gesto non confermato dalle interessate che, nel frattempo, hanno deciso di ridimensionare i toni dell’indagine alla sola raccolta online delle adesioni. I punti fissi di raccolta sono sospesi ad eccezione dei negozianti che avevano aderito al progetto.
“Portiamo sostegno ai pazienti del reparto di Oncologia – assicura Angela Lo Bello, presidente Farc – Non vogliamo scontrarci con l’Asp ma il censimento va avanti on line e non tra i reparti dell’ospedale. Il data base del nostro registro casalingo aumenta – aggiunge – Di certo se la cittadinanza non risponderà nessuno dovrà lamentarsi della mancanza dei centri di eccellenza”.
Secondo il consigliere cinquestelle presidente della commissione Sanità, Virginia Farruggia, “nei primi 5 giorni sono stati compilati circa 50 moduli, completi di esame istologico”.