Gela. Tra le fila dell’opposizione, soprattutto di centrodestra, il tavolo istituzionale tenutosi in giornata e indetto dal sindaco Di Stefano, ha fatto registrare una percentuale di assenze elevata. I partiti che non si rivedono nell’amministrazione comunale non hanno preso parte alla riunione. In controtendenza, l’esponente di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino, unico consigliere di minoranza al tavolo avviato in municipio, nel tentativo di individuare soluzioni praticabili per la copertura dei debiti pregressi dell’ente e per superare prima possibile il dissesto. Pellegrino ha presenziato “in rappresentanza del gruppo misto”. Spetta a lui, infatti, il ruolo di capogruppo per i consiglieri comunali che non si collocano nei partiti. “Abbiamo ritenuto giusto esserci – dice – ci siamo consultati e ho partecipato in rappresentanza di tutto il gruppo misto”. Insieme a Pellegrino, ne fanno parte i consiglieri Grazia Cosentino, Antonella Di Benedetto e Cristina Oliveri. “Davanti a temi come quello del dissesto e delle soluzioni per superarlo prima possibile, non ci sono bandiere di partito o appartenenze – ribadisce il consigliere di “Avanti Gela” – ho ascoltato con molto interesse il dibattito sulle eventuali soluzioni da mettere in campo. Le assenze nel centrodestra? Non penso che possano esserci parlamentari di centrodestra o di centrosinistra, con l’interesse a lasciare il Comune in dissesto. Sono stato eletto per trovare e concretizzare soluzioni. Se ci fossero i fondi per coprire tutti i debiti pregressi e superare il dissesto, andremmo incontro a un miglioramento netto della situazione, a partire da una riduzione delle tasse. Sono tutte opportunità che toccano la città e nessuno può mettersi all’angolo, magari sperando che non si trovi una via d’uscita”. All’inizio della riunione tenutasi in municipio, il sindaco Di Stefano ha espressamente ringraziato Pellegrino così come l’europarlamentare FI Chinnici (presente attraverso il proprio assistente parlamentare) e l’altro deputato europeo azzurro Marco Falcone, con il quale c’è un dialogo istituzionale in atto. Il consigliere spiega inoltre che c’era già la convinzione di dover affrontare il tema, “anche con un cosiddetto Salva Gela, seppur abbia dubbi sulla legittimità di una norma ad hoc per la città”. Quella di Pellegrino, fin dall’esordio, non è mai stata un’opposizione a testa bassa.
Ha più volte richiamato la strada “dell’opposizione costruttiva”. “E’ un nostro dovere – conclude – il dissesto incide su tutta la comunità cittadina, non possono esserci prese di posizione differenti. Serve uno sforzo collettivo. E’ assurdo che ci sia ancora qualcuno che fraintende, scambiando questo tipo di azione politica con un fantomatico inciucio con l’amministrazione comunale. Non esiste, assolutamente”. Sicuramente, la presenza di Pellegrino al tavolo istituzionale fissato da Di Stefano riporta a un dialogo ampio e istituzionale su temi cruciali, che non tutte le forze di centrodestra sembrano convinte di voler alimentare.