Gela. I banchi vuoti, tra le fila dell’opposizione in consiglio comunale, sono stati una caratteristica di questo fine anno. I debiti fuori bilancio e le variazioni sono state approvate esclusivamente dalla maggioranza del sindaco Di Stefano, come accaduto anche questa mattina. Dalla minoranza, invece, poche parole ma piuttosto calibrate. “I debiti fuori bilancio devono approvarli i consiglieri di maggioranza – spiega l’esponente di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino – non si può cercare il supporto dell’opposizione solo quando c’è bisogno. Abbiamo dimostrato, fino a oggi, massima responsabilità verso la città. Eravamo presenti quando si è trattato di approvare debiti e variazioni per i servizi sociali e i disabili. Davanti ad atti per la città ci siamo e ci saremo. Abbiamo mantenuto il numero legale quando la maggioranza ha rischiato di non averlo per il finanziamento sull’efficientamento energetico. Però, l’opposizione fa politica. La maggioranza del sindaco ha vinto le elezioni e ha onori e oneri”. Una valutazione decisamente schietta che arriva da un consigliere, fino a questa fase, sempre convinto dell’utilità di un’opposizione costruttiva. Non si tira indietro rispetto a questo approccio ma fa intendere che non ci saranno più attese o giustificazioni, politiche e amministrative. “Abbiamo dato sei mesi all’amministrazione Di Stefano – aggiunge – come è giusto che sia. Non dimentichiamo il dissesto e tutte le difficoltà che comporta. Però, ora l’amministrazione deve presentare i risultati raggiunti, se ci sono. Se invece non ci saranno, allora avremo molte cose da dire”. Probabilmente, con il nuovo anno, il metodo meno rigido verrà messo da parte, con l’opposizione pronta invece a fare pressing sul sindaco e sulla sua maggioranza, impegnati in un frangente non semplice. “Io auspico che l’Ars approvi il maxiemendamento che contiene il provvedimento sulle royalties – precisa Pellegrino – sarebbe essenziale per uscire prima possibile dal dissesto e ridurre le tasse ai cittadini. In questo modo, il bilancio stabilmente riequilibrato avrebbe una propria configurazione. Da sindaco avrei fatto la stessa scelta. Sono soldi della città ed è giusto che vengano usati per finalità diverse da quelle di bilancio. Però, c’è un problema grave per il municipio che comporta sforzi per i cittadini. Questa situazione si può superare consentendo, in via eccezionale, lo svincolo di una quota delle royalties affinché si arrivi prima possibile a una condizione di tasse ridotte e servizi maggiorati per i cittadini”.
Il consigliere, rieletto alle amministrative tra le fila di “Alleanza per Gela” ma al ballottaggio a sostegno del centrodestra dei partiti, nei prossimi mesi probabilmente ufficializzerà una collocazione, fuori dalle sigle civiche. “So bene che spesso vengo associato a Federico, al quale mi lega da sempre un forte rapporto di amicizia – conclude – per lui mi sono sempre speso. Però, la scelta di Federico è sua e basta. La mia scelta non deve essere necessariamente collegata alla sua. Voglio prendermi il tempo utile per valutare. Non ci sono leader predefiniti e credo che chi abbia delle velleità dovrà decidere nel migliore dei modi, pensando a sè stesso”.