Pellegrino: "Bilancio, contratto Ghelas e Pudm, dopo un anno ritardi proseguono"

Il consigliere di centrodestra, ancora una volta pronto a confemare che la sua "non è un'opposizione a priori", fa intendere che la strategia dell'attesa ha ormai concluso il proprio ciclo

04 giugno 2025 18:37
Pellegrino: "Bilancio, contratto Ghelas e Pudm, dopo un anno ritardi proseguono" - Il consigliere Gabriele Pellegrino
Il consigliere Gabriele Pellegrino
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Gela.  Per l'amministrazione comunale non smettono di essere priorità programmatiche ma agli occhi dell'opposizione sono ormai veri e propri ritardi rispetto a quanto indicato nel programma elettorale del sindaco. Il bilancio stabilmente riequilibrato, il contratto Ghelas e il Piano del demanio marittimo non hanno ancora concluso i rispettivi percorsi. “Lo scorso anno, si disse che il bilancio poteva essere definito e approvato in tre mesi, poi si passò alla fine del 2024 e ancora oggi però, a circa dodici mesi di distanza, non abbiamo neanche il parere dei revisori dei conti – dice il consigliere di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino – posso capire che ci siano difficoltà legate agli uffici con pochi dipendenti, però è passato un anno e non abbiamo uno strumento finanziario, fondamentale per superare il dissesto. E' mai possibile? Se si dovesse arrivare a dicembre senza bilancio, avremo un ulteriore anno di dissesto”. La municipalizzata Ghelas, come abbiamo più volte riportato, affronta una fase delicata e il contratto potrebbe aprire una prospettiva di lungo corso. “Noi non lo abbiamo mai visto questo contratto – continua Pellegrino – i lavoratori e le rispettive famiglie stanno aspettando, anche in questo caso, da almeno un anno. L'amministrazione vuole dare risposte oppure no?”. La pianificazione territoriale passa inoltre dal Piano del demanio marittimo, una sorta di Prg per l'area di costa. “Un anno e non abbiamo il Pudm – aggiunge Pellegrino che presiede la commissione consiliare urbanistica – la prospettiva del turismo come dovrebbe concretizzarsi se non abbiamo una linea precisa di sviluppo degli investimenti lungo la costa locale? Non è difficile progredire e diventare una città a vocazione turistica. Abbiamo tutto per esserlo però senza investimenti e senza gli strumenti istituzionali che consentano ai privati di operare, come si dovrebbero avere i servizi e un'attrattiva maggiore? Vanno aperti tutti i siti archeologici e i nostri musei. I turisti si fermano nella nostra città ma i numeri non sono elevati”. Il consigliere di centrodestra, ancora una volta pronto a confemare che la sua "non è un'opposizione a priori", fa intendere che la strategia dell'attesa ha ormai concluso il proprio ciclo. Per la minoranza, sindaco e alleati devono portare in aula atti essenziali, anzitutto a garanzia della città.

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