Gela. Continua il confronto, a Palazzo di Città, in attesa che gli atti finanziari, domani sera, vengano trattati dall’assise civica. Il piano economico finanziario e il provvedimento Tari dovrebbero essere i capitoli prioritari, con scadenze precise da rispettare. I pro-Greco, anche ieri sera, hanno avuto un incontro e in queste ore gli atti sono al vaglio della commissione consiliare bilancio. Il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito, a sua volta, ha avuto più di un’interlocuzione con dirigenti e funzionari. I dubbi principali sono sorti quasi esclusivamente rispetto al contenuto dei pareri tecnici rilasciati dai revisori, che hanno posto diverse osservazioni. Il piano economico finanziario arriverà certamente in aula e si sta verificando lo stato dell’arte per il provvedimento Tari. Proprio sulla scorta di quanto indicato dai professionisti del collegio dei revisori, la giunta ha virato in direzione di un “congelamento” del nuovo contratto della municipalizzata Ghelas, che avrebbe dovuto far parte dell’ordine del giorno di domani, in consiglio comunale. Questa mattina, una nuova verifica in giunta ha fatto propendere per un cambio di programma. Il dirigente del settore finanziario Alberto Depetro ha confermato la copertura, ma si opterà quasi certamente per attendere. Si va verso una nuova proroga, in attesa che l’assise civica possa esprimersi sul bilancio di previsione 2022. I revisori, infatti, hanno indicato l’esigenza di avere anzitutto questa copertura, a garanzia di un contratto che nella nuova versione sarà triennale, come concordato dal manager Ghelas Francesco Trainito, dai tecnici e dal sindaco Lucio Greco.
Il provvedimento ufficiale di proroga ancora non c’è, ma pare che la giunta, questa mattina, abbia già dato mandato di procedere, così da approvare una delibera in tal senso. Ieri, Trainito ha portato in assemblea il bilancio dell’in house, che è stato approvato. E’ il terzo che ottiene il sì, chiudendo in positivo. Il bilancio avrebbe dovuto precedere il nuovo contratto della municipalizzata, che invece dovrà attendere, salvo nuove variazioni.