"Pef e tariffe Tari elevate spacciate per vittoria", Cavallo: "Atti votati senza parere dei revisori"
Cavallo, pur mantenendo una condotta in aula piuttosto lontana dall'opposizione a prescindere, si rivede in ciò che ha riferito il coordinatore locale del partito, Grisanti
Gela. Convocazioni d'urgenza su atti molto delicati, dal contratto Ghelas e fino al Pef del servizio rifiuti e alle tariffe Tari, non convincono per nulla l'opposizione consiliare. L'esponente FdI Sara Cavallo era presente per la trattazione del Pef, alla fine esprimendo l'astensione proprio per i ritardi nella trasmissione degli atti, mentre ha deciso di non partecipare alla seduta sulle tariffe Tari, così come il resto della minoranza. La meloniana, con il suo partito in chiara rotta di collissione nel duello a distanza con l'amministrazione comunale e con la maggioranza, ribadisce che gli alleati del sindaco si fidano solo del patto politico piuttosto che fare richiamo a un'attenta analisi dei provvedimenti. “Dispiace dover prendere atto che il gruppo consiliare di diretta espressione del primo cittadino finga di non capire che le recenti approvazioni di atti importanti trasmessi al consiglio comunale, con procedura d’urgenza, e con preavviso di sole ventiquattro ore dalla seduta, sono solo frutto di cieca fiducia della maggioranza nell’azione di governo e non certamente risultato di confronto e condivisione con l’intero civico consesso. La sistematica tardività della trasmissione degli atti al consiglio comunale - dice - rappresenta un grave fallimento amministrativo che dimostra l'inefficienza di questa amministrazione. Non si tratta di difficoltà comprensibili ma di violazioni sistematiche che danneggiano i cittadini e mortificano il consiglio comunale”. Cavallo, pur mantenendo una condotta in aula piuttosto lontana dall'opposizione a prescindere, si rivede in ciò che ha riferito il coordinatore locale del partito, Grisanti. “I colleghi consiglieri di “Una Buona Idea” piuttosto che interrogarsi sull’atteggiamento di Fratelli d’Italia dovrebbero anche loro denunciare e stigmatizzare quanto accaduto sia per l’approvazione del Pef che delle tariffe Tari. L’esperienza di alcuni di loro dovrebbe insegnare che la tempistica di trasmissione di certi atti non è semplice dettaglio burocratico ma elementare regola per il buon funzionamento democratico delle istituzioni. Respingiamo con forza la narrazione propagandistica che presenta la sostanziale conferma delle tariffe Tari come un successo politico. Al contrario, mantenere invariato un carico fiscale già insostenibile per cittadini e imprese rappresenta l'ennesima dimostrazione dell'incapacità di questa amministrazione di governare con efficienza e visione strategica. L'amministrazione comunale – aggiunge il consigliere FdI - tenta di vendere come vittoria la conferma di tariffe che già nel 2024 avevano messo in ginocchio famiglie e attività commerciali. Diciassette milioni di euro di costi per un servizio che continua a presentare gravi inefficienze non possono essere spacciati per un risultato positivo. Confermare tariffe già insostenibili non è una vittoria, è l'ammissione di aver fallito nel proprio compito principale. Non c’è traccia di investimenti per migliorare il servizio, di una strategia per ridurre i costi, c'è un’assenza di politiche di incentivazione verso comportamenti virtuosi. L’amara realtà è che i cittadini continuano a pagare tariffe elevate per un servizio che presenta ancora gravi carenze”. Il consigliere, su un piano più tecnico, ritiene grave la mancanza del parere dei revisori dei conti rispetto al provvedimento sulle tariffe Tari. “La questione più grave, che sembra volutamente essere stata messa in sordina o sotto traccia, riguarda l'approvazione delle tariffe senza il parere obbligatorio del collegio dei revisori dei conti. La domanda che rivolgiamo al gruppo di "Una Buona Idea" è semplice ma fondamentale: come hanno avuto l'ardire di votare l'approvazione di tariffe in un Comune in dissesto senza il parere necessario del collegio dei revisori dei conti? Questa violazione procedurale è ancora più grave considerando che gli enti locali in dissesto sono soggetti a controlli rafforzati. Fratelli d'Italia – conclude Cavallo - continuerà a vigilare sull'operato dell'amministrazione e a denunciare ogni irregolarità, con la competenza e la serietà che il nostro ruolo richiede. La tardività negli atti, la mancanza dei pareri obbligatori, l'approvazione di tariffe elevate senza meccanismi di incentivazione alla raccolta differenziata e la conferma di un sistema inefficiente in un Comune in dissesto non sono conquiste da rivendicare, ma errori da correggere”.
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