Gela. Ieri, con un piano economico finanziario sui rifiuti arrivato in aula consiliare con il “timbro” di priorità, la maggioranza del sindaco Lucio Greco ha dimostrato numeri che non hanno retto. L’opposizione ha subito compreso che i pro-Greco non avrebbero potuto avere autosufficienza e il dibattito si è infiammato, già dopo pochi minuti. Il pef dovrà attendere e in maggioranza c’è chi guarda a soluzioni che possano rilanciare il progetto politico. “Le assenze di ieri? Penso che non ci sia nulla di politico né che siano dipese dall’intenzione di non votare il pef – dice il capogruppo di “Una Buona Idea” Davide Sincero – purtroppo, con una maggioranza composta da tredici consiglieri, può capitare che ci siano problemi di salute o impegni lavorativi. Solo ventiquattro ore prima, erano presenti in undici ma anche in quel caso, con tutte le condizioni per discutere l’atto, come era stato chiesto dall’opposizione, è stata proprio l’opposizione a decidere di lasciare l’aula. Una scelta che può starci ma come ho già detto bisogna capire che il piano economico finanziario non è un atto della maggioranza ma è di tutto il consiglio, compresa l’opposizione. Certamente, dobbiamo valutare anche altre prospettive e strumenti differenti, come la seconda convocazione. La maggioranza non può rincorrere numeri che non ha”. Quella delle presenze in consiglio comunale è una casella quasi decisiva per i pro-Greco, i cui numeri si sono decisamente assottigliati in questi tre anni. “Una cosa è muoversi con una maggioranza di diciassette consiglieri, altra cosa invece è averne tredici – aggiunge Sincero – dobbiamo prendere atto anche di questo. Non possiamo dipendere dalla presenza in aula dell’opposizione”. I civici, anche ieri sera, erano tra i pochi presenti nei banchi di maggioranza e il vicesindaco Terenziano Di Stefano, del gruppo di “Una Buona Idea”, ha dovuto incassare l’affondo dell’opposizione, con l’intervento del consigliere di “Rinnova” Alessandra Ascia. L’uscita dalla maggioranza dei renziani di Italia Viva, che comunque non ha inciso sui numeri del civico consesso, potrebbe aprire prospettive ulteriori, per una maggioranza in cerca di sicurezze numeriche ma non solo. L’allargamento ad altre forze, a questo punto, non è per nulla un tabù politico e Sincero lo fa chiaramente capire, così come aveva già riferito anche Di Stefano.
“E’ una possibilità e secondo me il sindaco deve aprire il dialogo, anzitutto partendo dal progetto iniziale, quello di tre anni fa. Ritengo che gli scogli politici che portarono all’uscita di una forza come il Pd siano stati superati. C’è la possibilità di un dialogo anzitutto con una forza che ha sostenuto il progetto iniziale e ha contribuito alla vittoria elettorale. Serve un confronto con chi può garantire professionalità e competenze nel governo cittadino oltre che riferimenti nazionali – dice ancora Sincero – l’ampliamento non va tentato solo per avere un consigliere in più in aula, altrimenti sarebbe inutile. Il confronto deve aversi con forze che condividono il progetto e che dimostrano di voler contribuire. La decisione spetta al sindaco”. Dal capogruppo dei civici di “Una Buona Idea” arriva una piena disponibilità a riaprire i rapporti politici, anzitutto con il Pd. Il sindaco Lucio Greco, in più occasioni, ha già spiegato di avere un dialogo istituzionale con esponenti dem e il divorzio di due anni fa, che portò alle dimissioni dell’assessore all’ambiente Grazia Robilatte, potrebbe essere ormai un capitolo consegnato alle cronache politiche. I pro-Greco, pare evidente, sono convinti della necessità che il progetto di governo cittadino vada esteso, con un ampliamento dei confini politici.